La scrittrice Mona Simpson, sorella biologica di Steve Jobs, ha pubblicato il suo elogio funebre per il fratello sulle pagine del New York Times, svelando anche le ultime parole del co-fondatore di Apple.
Tra le frasi più belle, Mona parla di come suo fratello abbia aiutato lei e sua madre a superare momenti di difficoltà, cosa che non ha mai fatto il padre naturale. “Anche come femminista, per tutta la vita ho aspettato un uomo da amare e che mi potesse amare. Per decenni avevo pensato che quest’uomo sarebbe stato mio padre. Quando ho compiuto 25 anni ho incontrato quest’uomo, ed era mio fratello”.
Jobs e la Simpson hanno scoperto di essere fratelli biologici soltanto nel 1985, quando entrambi erano ormai adulti e l’avvocato di lei la informò che suo fratello era “un uomo ricco e famoso“. Ma non le venne riferito il nome, così lei per un certo periodo credette che suo fratello fosse l’attore John Travolta, poi scoprì che si trattava di Steve Jobs e quando lo vide “lui portava jeans ed era più bello di Omar Sharif”.
Durante il loro primo incontro i due fecero una passeggiata, Steve Jobs le spiegò che lui lavorava nel mondo dei computer e lei rispose che non ne aveva ancora comprato uno e che aveva in mette di acquistare un Cromemco. Steve rispose “hai fatto bene ad aspettare, perché noi stiamo lavorando a qualcosa di follemente bello“.
“Per Steve il più alto valore non era la novità, ma la bellezza. Tra l’altro possedeva tanti dolcevita nera che avrebbe potuto vestire tutti quelli presenti al funerale! Ma era anche un romanticone, parlava spesso dell’amore come la virtù suprema, il sui dio degli dei“.
Poi la parte dedicata alle ultime ore di Steve Jobs: “Steve è morto così com’è vissuto, e la morte non è capitata, l’ha semplicemente raggiunto e quanto il respiro ha iniziato a rallentare, guardando i suoi figli e sua moglie ha esclamato le sue ultime parole ‘OH WOW, OH WOW, OH WOW'”.