Epic vs. Apple: perché iOS potrebbe “aprirsi” come macOS senza rinunciare alla sicurezza

Anche la giornata di ieri è stata ricca di curiosità e spunti interessanti durante il processo in corso tra Epic Games e Apple.

Uno dei testimoni di Epic Games afferma che Apple potrebbe aprire iOS proprio come già fatto con macOS, senza per questo dover rinunciare alla sicurezza.

ios macos

Durante la sua testimonianza di venerdì, il professore di informatica dell’Università di Harvard James Mickens ha esposto le differenze tra iOS e macOS al giudice Yvonne Gonzalez Rogers. Alcune delle principali aree di distinzione includevano la sicurezza, la distribuzione delle app e l’accesso alle app di terze parti.

Ad esempio, Mickens afferma che il processo di revisione delle app di Apple offre vantaggi di sicurezza trascurabili rispetto alle difese integrate di iOS. Questo è dovuto a meccanismi come il sandboxing, che impedisce alle app di interagire con altre parti del sistema.

In un altro punto, quando gli è stato chiesto dal giudice se iOS è più sicuro di macOS, Mickens ha affermato di ritenere che la differenza è minima.  Inoltre, Mickens ha affermato che l’apertura di iOS ad app store di terze parti non porterebbe “una differenza significativa sull’esperienza di sicurezza“. Se Apple aprisse iOS, consentirebbe agli utenti di installare app anche da altri store in tutta sicurezza, visto che secondo l’esperto sarebbe semplice per Apple trasferire funzionalità come la scansione di malware e l’autenticazione anche nelle app provenienti da fonti terze.

La testimonianza di Mickens difende un punto cruciale dell’argomentazione di Epic Games contro l’App Store. Epic punta sul fatto che Apple afferma che sia iOS che macOS sono sicuri e protetti, sebbene Apple non applichi le stesse restrizioni su Mac. Questa apparente differenza potrebbe minare le affermazioni di Apple secondo cui la sicurezza e la privacy sono al centro delle regole e delle limitazioni dell’App Store.

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