Prendendo spunto da un articolo del corriere.it, a distanza di due anni dal primo articolo riparliamo oggi del costo degli SMS e di come questo possa raddoppiare nel caso vengano utilizzate le vocali accentate. Pensate che una vocale di questo tipo vale 70 caratteri di un SMS!
Da quando è nato iPhoneItalia molto spesso ci sono pervenute email di utenti che chiedevano se il contatore dei messaggi su iPhone potesse essere affetto da un qualche bug, in quanto alcune lettere venivano conteggiate con molti più caratteri. La risposta a queste richieste è stata sempre la stessa: non si tratta di un bug, ma di un “problema” che riguarda tutti gli SMS che vengono scritti su determinati smartphone, iPhone compreso.
Ad esempio, se scriviamo la E accentata (“È”) il contatore dell’SMS passa all’improvviso da 160 a 70 caratteri.
Lo stesso avviene se scriviamo una parola come “peró”. La vocale accentata, insomma, “ruba” decine di caratteri al contatore del messaggio. Il problema nasce dal fatto che il telefono deve utilizzare un vocabolario speciale, con una codifica più pesante in termini di byte, per poter scrivere le vocali accentate. E dato che il peso massimo di un singolo SMS non può superare i 140byte, utilizzando caratteri speciali tale limite viene raggiunto molto prima. Oltre che con alcune vocali accentate lo stesso si verifica con alcuni simboli.
In alcuni terminali come il Samsung Galaxy, se si utilizzano questi caratteri speciali l’SMS viene addirittura trasformato in MMS, con un aggravio ancora maggiore sui costi in bolletta.
Il rimedio, al momento, è uno solo: usare l’apostrofo invece delle vocali accentate. Così non rischierete di inviare due SMS per un messaggio di 100 caratteri.