In due giorni, il co-fondatore di Apple Steve Wozniak ha rilasciato una serie di dichiarazioni contro Steve Jobs. Non ne conosciamo i motivi, ma queste uscite pubbliche ci hanno sorpreso non poco, visto che mai Wozniak aveva usato toni di questo tipo contro il suo “vecchio amico”.
Wozniak ha affermato che Steve Jobs era solo un uomo d’affari, e che non ha mai progettato nulla nei primi anni in Apple: “Lui non ne sapeva nulla di computer, interfacce seriali o floppy disc, e non ha fatto nulla per creare o migliorare computer come Apple I e Apple II. La verità? Non ne sapeva nulla di tecnologia, non era un ingegnere hardware, e non conosceva il software. Il suo obiettivo era diventare un uomo importante, e per farlo si è trasformato in un grande uomo d’affari. Era questo quello che voleva fare”.
E continua: “L’Apple II è stato l’unico computer Apple ad aver avuto successo nei primi 10 anni di storia dell’azienda. Grazie a questo modello, progettato interamente da me, siamo riusciti ad ammortizzare le spese per tutti gli altri fallimenti dei progetti voluti da Steve Jobs in quegli anni. Lui però è stato sempre un buon amico, ed è stato l’uomo d’affari che ha contribuito al successo commerciale dell’Apple II”.
Wozniak ha parlato poi di un’altra storia molto nota: il licenziamento di Steve Jobs. A differenza di quanto sapevamo fino ad oggi, non sarebbe stato John Sculley a voler far fuori Steve Jobs, ma sarebbe stato lo stesso Jobs a lasciare l’azienda: “Steve Jobs non è mai stato invitato ad abbandonare la Apple. Ha lasciato lui. Dopo il fallimento del Macintosh, Jobs ha messo da parte la sua sensazione di grandezza ed era imbarazzato per non aver raggiunto il risultato sperato.”
In realtà, lo stesso Sculley aveva più volte spiegato che non aveva mai “licenziato” Steve Jobs (confermando la tesi di Wozniak sul fallimento del Macintosh), ma che era stato lo stesso Jobs a voler abbandonare l’azienda. Steve Jobs, invece, ha più volte dichiarato il contrario.