E’presente da poco su AppStore “Chaos Rings”, un nuovo RPG realizzato appositamente per iPhone da Square-Enix
Fin dal giorno in cui venne rilasciato il primo trailer, “Chaos Rings” ha suscitato grande interesse e grandi aspettative da parte dei numerosissimi fan dei giochi Square-Enix. Il fatto che “Chaos Rings” sia un gioco pensato e sviluppato appositamente per iPhone, ha contribuito ad incrementare ulteriormente l’attesa nei suoi confronti. Eccolo quindi tra noi, senza averci fatto aspettare neanche troppo tempo. La prima cosa che molti noteranno, con disappunto, è il prezzo piuttosto elevato. L’interrogativo che molti si porranno è se “Chaos Rings” può valere il prezzo che costa: la risposta è si, “Chaos Rings” è un gioco completo, ben realizzato e di notevole spessore, che non ha nulla da invidiare ai giochi per console.
Dando un’occhiata ai filmati e alle foto, appare subito palese come dal punto di vista grafico, i programmatori abbiano spremuto l’iPhone come un limone, ottenendo un risultato che in molti (me compreso), poco più di un anno fa avrebbero ritenuto impensabile. La grafica presenta personaggi poligonali ottimamente realizzati, all’interno di scenari bidimensionali meravigliosamente disegnati e definiti.
L’amalgama tra personaggi poligonali e sfondi bidimensionali è perfettamente riuscita, la fusione risulta perfetta e non stride. Le ambientazioni sono molto varie e tutte ottimamente disegnate, ovviamente alcune sono più suggestive ed ispirate di altre, ma la qualità media delle stesse si attesta sempre su livelli decisamente alti. I combattimenti, specialmente a livelli avanzati, quando le abilità a nostra disposizione abbonderanno, sono spettacolari, ricchi di effetti grafici ben realizzati. Il gioco presenta un numero elevato di scene di intermezzo, realizzate con modelli poligonali più dettagliati di quelli che contraddistinguono l’azione di gioco normale. Ottimo il character design, anche se non è troppo difficile trovare somiglianze tra i personaggi di “Chaos Rings” e alcuni illustri predecessori.
Il sonoro è meraviglioso, si attesta sugli stessi livelli della grafica, accompagnando l’azione con musiche che variano dall’epico allo scanzonato, tutte ottimamente realizzate. Stesso dicasi per gli effetti sonori, sempre adatti all’azione.
Nel complesso abbiamo quindi un comparto tecnico assolutamente grandioso, che difficilmente lascerà deluso qualcuno. Grafica e sonoro sono senza dubbio tra i migliori (se non i migliori), mai apparsi su iPhone. Ho fatto alcuni test sia su 3GS che su 3G e sebbene la versione 3GS possa contare su una fluidità leggermente superiore, “Chaos Rings” gira perfettamente anche su 3G. Alcune battaglie ricche di effetti grafici possono causare un leggero calo del framerate, ma nulla di grave. é inoltre possibile tramite le opzioni di gioco deselezionare gli effetti grafici, per permettere ai dispositivi meno recenti di reggere bene “Chaos Rings” senza affanni.
Dopo cotanta bellezza grafica sorge spontanea la domanda: tutto fumo e niente arrosto, o “Chaos Rings” ha molto da offrire anche sotto altri aspetti ludici? Fortunatamente la buona notizia è che Square-Enix, sebbene la storia dell’AppStore da sempre testimonia che una bella grafica è più che sufficiente a strappare giudizi a 5 stelle da parte della stragrande maggioranza degli utenti, non si è accontentata di fare un gioco solo meraviglioso da guardare e sentire, ma anche molto gradevole anche da giocare.
La prima nota di merito nonchè l’aspetto più inaspettato da parte mia, riguarda la storia. Essa infatti, pur partendo da un presupposto non originalissimo, si sviluppa in maniera apprezzabile. La possibilità di scegliere diverse coppie di personaggi, le cui storie si intrecciano tra loro, rende la vicenda molto interessante, sopperendo in parte alla non esagerata originalità della vicenda di base. Per conoscere approfonditamente tutta la storia sarà quindi necessario completare il gioco con ognuna delle coppie a disposizione, ognuna con la sua prospettiva personale della vicenda. Sia ben chiaro che “Chaos Rings” non si avvicina neanche lontanamente allo splendore della trama di titoli del calibro di Final Fantasy VII e Xenogears, ma bisogna comunque riconoscere agli ideatori di “Chaos Rings” di aver profuso nella realizzazione della trama, più impegno rispetto al 90% degli rpg contemporanei fatti in catena di montaggio con lo stampino.
In termini di Gameplay “Chaos Rings” si attesta su ottimi livelli, sebbene la varietà di azione non sia eccessiva. I comandi di gioco sono comunque ottimamente realizzati e variano a seconda di cosa sta avvenendo su schermo. Per i movimenti nei dungeons e negli ambienti di gioco, il nostro personaggio potrà essere spostato con un comodo virtual stick (che comparirà in corrispondenza di qualsiasi punto noi toccheremo su schermo). A seconda di quanto allontaneremo lo stick virtuale dal suo centro, il nostro personaggio camminerà o correrà. In queste sezioni di gioco, in prossimità di oggetti e personaggi non giocanti, l’interazione verrà avviata tramite la pressione del tasto “azione”, invisibile ma collocato in basso a destra dello schermo. Il tutto risulta molto comodo e ben implementato. Durante i combattimenti invece i comandi saranno affidati unicamente al nostro tocco.
I combattimenti, per la gioia della maggior parte dei fan di Final Fantasy, sono casuali e a turno. Essi verranno introdotti dalla classica minisequenza cinematica, con inquadratura panoramica dei nostri personaggi e dei nemici. Attraverso il tocco potremo selezionare l’azione da compiersi. Prima di ogni turno potremo selezionare l’opzione “Solo” o “Pair”: l’opzione “solo” permette di controllare singolarmente entrambi i personaggi, l’opzione “pair” consente di eseguire attacchi combinati di maggiore impatto ed efficacia, ma che renderanno i danni ricevuti dai nostri personaggi condivisi. Le scelte a nostra disposizione durante i combattimenti sono rappresentate dalla possibilità di attaccare fisicamente i nemici oppure utilizzare abilità speciali. Queste abilità consumeranno MP.
Al termine di ogni combattimento gli HP dei nostri personaggi verranno totalmente ripristinati, cosa che invece non accadrà per quel che riguarda gli MP. è pertanto consigliato un utilizzo parsimonioso degli MP.
I dungeons, accessibili dall’ambientazione principale di gioco, sono così strutturati:
-Vari ambienti esplorabili, inframmezzati da incontri casuali con i nemici;
-Risoluzione di piccoli puzzle game di diversa natura, in alcuni punti del dungeon per poter progredire nelle sale successive;
-Incontri con semi-boss e boss;
La caratteristica più interessante dei dungeons di “Chaos Rings” è relativa alla loro “rigiocabilità“. Ogni volta che entreremo in un dungeon potremo infatti decidere il suo livello e grado di difficoltà, rendendo la sua esplorazione diversa di volta in volta. Logicamente maggiore sarà il livello dei mostri e maggiore saranno le possibilità di ottenere oggetti interessanti. Degno di nota anche il sistema delle abilità: la maggior parte di esse saranno infatti acquisite attraverso l’uccisione di nemici (in maniera simile alla “Enemy Skill” Materia di Final Fantasy VII o la “magia blu” di altri capitoli della serie), maggiore sarà la differenza di livello tra i nostri personaggi e i nemici affrontati e maggiore sarà la possibilità di imparare le loro abilità. Ovviamente questa maggiore percentuale di successo dell’acquisizione di abilità dei nemici, applicata in base alla differenza di livello tra di loro e i nostri personaggi, è considerata solo nel caso in cui questa differenza di livello sia a favore dei mostri (quindi Livello dei nemici > livello dei nostri personaggi).
Il sistema di gioco è basato principalmente sul grinding, senza però risultare eccessivamente ripetitivo, grazie all’ottima implementazione dei comandi di gioco e alla rigiocabilità dei dungeons già completati. Detto questo è comunque scontato che, coloro che non apprezzano particolarmente un sistema di gioco basato sul grinding, non troveranno l’approccio di “Chaos Rings” particolarmente invitante. Personalmente non sono un fan del grinding selvaggio, ma il saggio bilanciamento della difficoltà di gioco, la pregevole fattura e la rigiocabilità di ambientazioni già viste, crea un’amalgama decisamente godibile e meritevole di essere quantomeno provata.
Contenutisticamente “Chaos Rings” si attesta su ottimi livelli, benchè la lunghezza della singola avventura non sia elevatissima. Per terminare alla veloce l’avventura (cosa assai sconsigliata, che snatura completamente il senso del gioco), occorrono circa 7 ore con ogni coppia. Va detto che in ogni caso non potrete dire di aver terminato davvero il gioco, fino a quando non avrete vissuto l’avventura con ognuna delle coppie a disposizione, quindi anche giocandolo alla veloce, come prima ho sconsigliato, in totale arrivereste comunque ad una trentina di ore di gioco. Quantitativo decisamente elevato rispetto alla media dei giochi per iPhone. Va comunque detto che la longevità di “Chaos Rings” più che basarsi sulla durata (per nulla elevata) della main story, è computata in base all’alto valore di rigiocabilità dei dungeons, di ottenimento skill (e ottenerle tutte non sarà impresa rapida) e via discorrendo…
Aldilà della durata dell’avventura, il sistema di crescita dei personaggi è estremamente ben fatto e la voglia di svilupparli oltre il livello minimo necessario per terminare la main story, è grande. Se a questo si aggiunge anche un numero di oggettistica (armi, armature, anelli e gioielli vari…) recuperabile nei dungeons, davvero elevatissimo ci si può ritenere decisamente soddisfatti.
è quindi palese da quanto scritto finora, che i difetti di “Chaos Rings” siano relativi unicamente a limiti di genere (o di gradimento da parte vostra di questa tipologia di RPG) e non alla realizzazione (che è ottima sotto ogni punto di vista). Il fatto che il gioco sia realizzato da Square-Enix, può far pensare a molti di trovarsi di fronte a un “Final Fantasy” per iPhone: così non è siete avvisati, sulla bilancia degli elementi presenti in “Chaos Rings”, l’ago pende decisamente a favore di combattimenti, grinding e sviluppo del personaggio, piuttosto che sull’esplorazione e sulla storia (che è comunque dignitosa).
Ciò non toglie che il tutto sia realizzato in maniera eccezionale e che questo vada riconosciuto anche da parte di chi, come me, predilige la struttura tipica dei “Final Fantasy”. Penalizzare quindi “Chaos Rings” per limiti di genere sarebbe quindi davvero ingeneroso di fronte ad una realizzazione globale di questo livello. Devo dire di essere molto soddisfatto dalla qualità di alcuni titoli (usciti in rapida successione l’uno dopo l’altro su AppStore) pubblicati nelle ultime settimane: il bellissimo “Babylonian Twins – The Quest for Peace in Ancient Iraq” (qui trovate la nostra recensione), “MIKADO DEFENDERS (originale Tower Defense Game qui recensito), ma soprattutto quel piccolo capolavoro di “Ozone” (qui trovate la nostra recensione e ne consiglio caldamente l’acquisto), sono esempi di come sia possibile realizzare prodotti di elevata qualità su iPhone.
Tesi che riceve una nuova, incisiva conferma da questo “Chaos Rings”, che supera ampiamente le aspettative (pur elevate), che in molti avevano riposto in esso, cancellando anche numerosi pregiudizi (che personalmente avevo), riguardanti la realizzazione su iPhone di titoli di un certo spessore. Il prezzo, considerate la qualità e la quantità di “Chaos Rings”, è più che onesto (per la realizzazione di questo gioco son senza dubbio state profuse numerose energie), personalmente preferisco spendere 10 euro per un gioco meritevole che 79 centesimi per un prodotto deprecabile.
Concludendo: un titolo ottimo, sotto ogni punto di vista, che non presenta nessun elemento particolarmente originale, ma che amalgama in maniera efficace numerosi elementi (vincenti), il cui risultato totale è superiore alla somma dei singoli fattori. Consigliato caldamente a tutti gli amanti del genere, ma ricordatevi che “Chaos Rings” NON è Final Fantasy e presenta una struttura di gioco diversa, focalizzata sugli aspetti del grinding e dei combattimenti. Se acquisterete “Chaos Rings” consapevoli di questa differenza, senza aspettarvi Final Fantasy, difficilmente rimarrete delusi da un prodotto, che aldilà del gradimento soggettivo che potete avere per questo genere di giochi, è realizzato in maniera professionale ed eccellente, in ogni suo aspetto. Il gioco è in lingua inglese o giapponese, ne sconsiglio pertanto l’acquisto a coloro che non conoscono a livello quantomeno discreto queste lingue, in quanto il testo presente nel gioco è comunque quantitativamente rilevante e di notevole importanza.
VOTO
GRAFICA: 9
SONORO: 9
GIOCABILITà: 8
LONGEVITà: 7,5
TOTALE: 8,5