Se Apple fino a qualche tempo fa era considerata una delle migliori aziende in fatto di segretezza delle informazioni circa i nuovi prodotti in fase di progettazione/produzione, tale opinione è destinata inesorabilmente a cambiare. Dopo il caso del prototipo di iPhone rubato, che poi si è rivelato essere l’effettivo iPhone 4, un’altra bufera ha luogo in quel di Cupertino.
Nell’occhio del ciclone c’è Paul Shin Devine di 37 anni, impiegato come global supply manager. Egli è infatti colpevole di aver rubato delle informazioni del tutto riservate e di averle rivendute, tramite il complice asiatico di nome Andrew Ang, ad alcune società situate in Cina, Corea del Sud, Taiwan e Singapore. Alcune di loro in passato hanno già fornito componenti e materiali per gli iPhone e iPod.
Queste ditte, una volta ottenute tali informazioni top-secret (molto spesso sborsando cifre esorbitanti) hanno avuto l’occasione di organizzarsi al meglio per potersi presentare ad Apple come partner idoneo per la produzione dei prodotti della Mela. Questo giro di malaffari avrebbe fruttato non poco: si parla di circa un milione di dollari intascati da Devine e Ang.
Al momento non ci sono altre informazioni a riguardo, se non che Paul dovrà presentari il prossimo lunedì presso la corte del distretto settentrionale degli Stati Uniti per rispondere delle accuse. Vi terremo aggiornati circa nuovi sviluppi della vicenda.
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