Adobe e le nuove politiche Apple: la quiete dopo la tempesta?

La recente mossa di Apple di consentire lo sviluppo di applicazioni per iPhone utilizzando Adobe Flash Packager sembrerebbe aver avuto effetti sui rapporti tra le due aziende, effetti che Shantanu Narayen, CEO di Adobe, ha definito “pacifici” durante l’ultima conferenza finanziaria.

I ricavi di Adobe nel trimestre in questione hanno raggiunto quota 990,2 milioni di dollari, in crescita del 42% rispetto all’anno precedente. Narayen, durante la conferenza, ha speso alcune parole sulla situazione di Flash mobile, affermando quanto segue:

Tantissimi smartphones, tablets e TV hanno implementato il nuovo Flash Player, inclusi i modelli prodotti da Google, Motorola, HTC e Samsung. Inoltre, stiamo lavorando con partner strategici come RIM, Palm e HP-Nokia per consentire l’utilizzo di Flash sulle loro piattaforme, su dispositivi Dell, LG e molti altri partner OSP che presto supporteranno il nuovo Flash Player 10.1.

In merito alle leggere modifiche delle politiche Apple, che ricordiamo non permette ancora l’utilizzo di Flash sui propri dispositivi mobile per non incorrere in rallentamenti eccessivi dei terminale, Narayen ha dichiarato:

In poco tempo, direi che i rapporti sono divenuti pacifici.

Tuttavia, il CEO di Adobe ha anche osservato che diversi sviluppatori iOS, che in precedenza avevano utilizzato Adobe Flash per le proprie applicazioni, subito dopo la modifica delle politiche Apple hanno visto le proprie applicazioni approvate in App Store:

Quello che abbiamo fatto notare è che il giorno stesso in cui Apple ha annunciato l’abolizione di alcune restrizioni circa lo sviluppo e l’approvazione delle applicazioni, un elevato numero di sviluppatori che avevano realizzato i propri progetti tramite i nostri strumenti hanno ricevut il via libera per la pubblicazione dei software in App Store. Penso che si stia ancora riflettendo sulle opportunità che alcuni dei nostri prodotti offrono, in grado di aiutare sviluppatori e designers nella creazione di applicazioni e contenuti da riproporre con diverse modalità.

Sembrerebbe quindi che, dopo la mossa di Apple, i rapporti tra l’azienda di Cupertino e Adobe siano leggermente migliorati. Certo, ognuno per il momento resta sulle sue, ma probabilmente il futuro potrebbe riservarci delle sorprese.

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