QUANDO NASCE UN AMORE… ricordi ed emozioni di un giorno indimenticabile! [LE NOSTRE RIFLESSIONI]

Questa è una notte speciale, sicuramente una di quelle che non si dimenticano mai più e che restano nitide negli occhi…..e per sempre. Per quale motivo? Beh non perchè ci sia un cielo stellato, non perchè sia in arrivo una novità Apple…no….Oggi è nato un bimbo e, avrete capito, questo bimbo ha un papà emozionatissimo che oggi non può dormire e che vuole condividere con voi tutte le emozioni e i ricordi che d’ora in poi porterò con me, anche grazie al mio sempre presente iPhone 4, che oggi è stato preziosissimo…..Momenti irripetibili immortalati e accompagnati dal mio compagno di ogni giorno che, nelle 18 lunghissime ore di questo 17 gennaio, è entrato e uscito dalla mia tasca centinaia di volte……

Ricordo un giorno di tanto tempo fa quando ero un biondino curioso e pieno di domande…Passò un aereo e come sempre io alzai gli occhi al cielo emozionato. Una mamma troppo paziente e per niente scontata rispose a un quesito semplice e molto comune nei bambini: “Mamma chi c’è dentro quell’aereo? e dove vanno?” “Ci sono tante persone che vanno per il mondo e prendono l’aereo per fare in fretta…”. Beh, inutile dire che la mia risposta, questa si che fu scontata, non aspettò un secondo per arrivare: “Da grande anch’io allora voglio andare per il mondo con l’aereo per fare in fretta..”….

Non lo sapevo, ma in quel preciso momento stavo descrivendo esattamente la mia vita “da grande”, tra cielo e terra, e non solo per lavoro. Da dolce sognatore e bambino anni ’80 sono cresciuto con l’emozione di tante, troppe novità tecnologiche, che in quegli anni mi avvolsero completamente, catapuldandomi in avanti verso un domani ancora così affascinante. Gli anni sono volati e quel biondino curioso, almeno un pò, è diventato un uomo, l’aereo lo prende tutti i giorni e la tecnologia nata, per me, con il Commodore, è diventata più che una passione.

Oggi tra urla e pianti, tra un “ci siamoooo” e un “respira….respira…” ho rivissuto tutti questi anni come un flash e il mio primo pensiero vedendo quella nuova vita nascere dal mondo e nel mondo è stato proprio questo: “…ma è proprio mio???…ma sarò capace d’insegnargli la vita?”…… Un giorno ve lo saprò dire, ma nel frattempo torniamo un attimo indietro al motivo vero di questa riflessione: il mio iPhone 4.

Ieri notte nessuno si aspettava quello che sarebbe successo, soprattutto mai e poi mai avrei pensato che stasera sarei stato qui a scrivere di getto queste parole. Eppure ieri notte, appunto, in anticipo con i tempi, e in orario decisamente non comodo, un piccoletto si è fatto avanti imperterrito, cominciando a spingere come un matto…… Potete immaginare la sorpresa e lo stato d’ansia della futura mamma….e il mio, che ho subito pensato: “Cavolo ho la fotocamera scarica!”. Non è un pensiero banale, non per me, che ho sempre considerato le foto il modo più bello per conservare i ricordi più a lungo. E dunque senza nemmeno pensarci ho afferrato il caricabatterie del mio iPhone e siamo partiti a razzo verso l’ospedale. In macchina pensavo: “beh vabbe se decide di nascere oggi il mio iPhone 4 comunque non mi deluderà”….

Una volta arrivati in reparto maternità è stato subito chiaro che il sottoscritto, Gigi Calabrò, sarebbe diventato papà….per lo meno avevo le dita incrociate e pregavo che andasse tutto bene. Purtroppo (per la mamma) la preparazione al parto è stata estenuante e soprattutto lunghissima (come già detto 18 ore!!) alle quali, inizialmente, non ho potuto prendere parte (capo ostetricia severissima!!).

Ed ecco che il mio iPhone 4, in quelle lunghe ore impotente e in apprensione è diventato il mio cordone ombelicale con ciò che succedeva in sala parto: ho lanciato WhatsApp Messenger e ho cominciato a scrivere messaggi d’incoraggiamento e supporto alla mia povera moglie, ma anche chiedendole gli sviluppi di ciò che succedeva. Preziosi consigli anche quelli sulla batteria:

Se non avessi avuto l’iPhone con quella fantastica applicazione non avrei potuto starle vicino per ore come invece ho fatto grazie a questo binomio perfetto. Non avrei potuto, con un altro cellulare. O meglio, si: telefonando e spendendo un capitale, oppure scrivendo centinaia di sms, con lo stesso risultato.

Naturalmente Whatsapp, sul mio iPhone, lo uso tutti i giorni, ma oggi è stato davvero fondamentale….veramente una mano santa.

Finalmente la “signorina Rottermaier” ha finito il turno e sono potuto sgattaiolare dentro la sala parto. Camice e copriscarpe d’obbligo per l’ambiente sterile in cui stavo entrando….e mi hanno fatto star vicino alla futura mamma che soffriva (poverina).

Le ore sono passate lentamente e l’emozione è cresciuta, di pari passo alla sofferenza, fino ad arrivare al momento più INDIMENTICABILE della vita di ognuno di noi: la testa di un piccoletto è uscita, non so come ci siano riusciti, eppure lo hanno fatto. Per 100 volte ho inspirato ed espirato, non sapevo se guardare, dove guardare, quanto guardare….e soprattutto cosa fare. Posizionato dietro al letto, in modo da ingombrare il meno possibile, con la mano sinistra stringevo quella di mia moglie, mentre con la destra rubavo foto e video di ogni istante col mio iPhone 4, per paura che ogni momento fosse quello buono e che me lo perdessi.

Ho chiuso tutte le applicazioni, lasciando aperta solo la fotocamera e ho messo addirittura in modalità aereo. Il mio iPhone doveva essere il più veloce possibile e supportarmi al massimo in quel momento così importante. E così è stato…..

…L’attimo che ti sogni per una vita, il momento in cui da eterno ragazzo diventi un uomo, quello in cui ti accorgi che l’amore vero, puro e incondizionato esiste davvero è arrivato. Non si può spiegare cosa si prova ragazzi, non si può raccontare l’emozione, la paura, l’adrenalina e la felicità di vederlo spuntare così, all’improvviso. Tutti che urlavano, mia moglie, le infermiere, l’ostetrica……..Solo nel mio cuore c’era un silenzio reverenziale e da “grande occasione”, ma pronto ad esplodere in una bomba nucleare di gioia e di travolgente commozione.

Il tempo si è fermato alle 00:15 e in quel momento la mia vita è cambiata per sempre. Si dice che solo un figlio possa farti allungare la vista all’orizzonte e vedere la tua vita in avanti, in funzione di lui, di quello che gli insegnerai e di quanto amore saprai donargli. Si dice anche che la prima cosa che un padre fa, d’istinto, è crescerlo pensando alla propria infanzia e cercando di coinvolgerlo negli hobby a lui cari, ma poi ben presto ci si rende conto che non si può ripercorrere solo quella strada. E’ importante lasciare che sia lui a scegliere cosa lo fa divertire e cosa no, cosa merita la sua attenzione e cosa invece preferisce evitare.

Chissà se sarò capace di essere con lui sempre come vorrei essere e se riuscirò a trasmettergli i giusti valori delle cose, l’importanza dei sentimenti, della generosità, l’amore per il prossimo e il rispetto del denaro. Vorrei poter rispondere SI a tutti questi miei dubbi e sapere che sarò il più bravo dei papà, quello che sa essere amico, che sa avere il giusto polso, che sa confortare, consigliare, proteggere ed essere preso come esempio.

Oggi tutto questo non posso saperlo, ma so che ce la metterò tutta, giorno dopo giorno, per stargli vicino, preparargli il cammino… il terreno migliore…e per fare di lui un ragazzo di domani, pronto alla vita e alle fortissime emozioni che solo lei sa regalarci, nel bene e nel male.

Una cosa però è sicura: non riuscirò, questo lo so, a non coinvolgerlo nel mio amore profondo per il mondo della Mela e cederò presto alla sua curiosità di toccare col ditino lo schermo del mio iPhone, magari per attivare e disattivare i carrion o colorare sullo schermo. Cercherò in tutti i modi, comunque, di evitare che si fissi troppo presto con la tecnologia e che impari ad usare la fantasia, lo spirito d’iniziativa e la voglia di stare insieme per giocare serenamente.

Poi però diventerà grande e allora magari si ritroverà anche lui a scrivere per un fantastico blog, condividendo emozioni, pensieri e riflessioni, come faceva il suo vecchio e romantico papà…

BENVENUTO LORENZO………ti aspettavo da sempre……ora lo so…..

Papà Gigi.

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