E’ da poco disponibile su AppStore, il nuovo titolo Gameloft “Sacred Odyssey: Rise of Ayden”, un’avventura che si ispira fortemente alla leggendaria saga “Zelda” della Nintendo. Ecco la nostra recensione!
PREZZO DEL GIOCO COMPLETO 5,49 Euro
Partiamo subito col far presente che l’applicazione è presente su AppStore gratuitamente, ma si tratta unicamente di una versione di prova (piuttosto breve): per poter giocare alla versione completa di “Sacred Odyssey: Rise of Ayden” dovrete acquistare l’upgrade tramite in-app purchase, al costo di 5,49 Euro. è comunque apprezzabile il fatto di poter provare il gioco prima di metter mano al portafoglio.
“Sacred Odyssey: Rise of Ayden”, come la maggior parte dei titoli Gameloft, “prende spunto” da un titolo molto famoso (in questo caso a dir poco leggendario: “The Legend of Zelda”), proponendo un clone contraddistinto da ottima programmazione, ma totale assenza di originalità e personalità. Premetto che sono un amante della saga di Zelda e in particolare di “Ocarina of Time” e “Majora’s Mask”, dico questo per far presente che in generale non vedo di buon occhio i “cloni”, tantomeno quelli ispirati ai miei giochi preferiti.
Partiamo come di consueto analizzando la grafica di questo “Sacred Odyssey: Rise of Ayden”: sotto questo punto di vista è stato fatto un ottimo lavoro da parte di Gameloft. Non raggiunge sicuramente l’eccellenza di titoli come “Infinity Blade”, ma siamo ad un livello di interattività e complessità di gameplay centinaia di volte superiori a quelli del titolo EpicGames. Realizzazione generale molto buona, sia per quanto riguarda i modelli poligonali che le texture. Tempi di caricamento abbastanza ridotti e considerato che si tratta di un titolo con un mondo aperto, questa è una caratteristica importante. Le ambientazioni sono varie e generalmente realizzate molto bene. Buone le animazioni, ma ho trovato di pessimo gusto copiare (in alcuni casi) anche queste da Zelda: l’interruzione della corsa con conseguente sbilanciamento in avanti del protagonista è solo uno degli esempi.
Sonoro all’altezza del comparto grafico: buone musiche di accompagnamento, buoni effetti sonori. Il lavoro svolto sotto il punto di vista tecnico da parte dei programmatori e sicuramente ottimo: “Sacred Odyssey: Rise of Ayden” offre sicuramente una delle esperienze audiovisive più appaganti per quanto riguarda il mercato AppStore. Il look e character design può essere descritto come un ibrido tra “Zelda” e titoli come “Aralon” e “Ravensword”, stesso dicasi per le ambientazioni che presentano alcuni scorci panoramici che sembrano provenire direttamente da una Hyrule (o Termina) spogliata di tutta la magia e atmosfera che ce la ha fatta amare.
I controlli di gioco sono sicuramente ben implementati e permettono anche ai principianti giocare senza problemi da subito. L’interfaccia di gioco è semplice ed intuitiva: stick direzionale in basso a sinistra, tasto di attacco e parata in basso a destra, minimappa in alto a destra e barra dei punti ferita in alto a sinistra (il fatto che essa non sia rappresentata da una barra di cuoricini mi ha notevolmente sorpreso). Dopo pochi minuti di gioco sarete già in grado di eseguire qualsiasi azione possibile in maniera molto intuitiva e spontanea. Ottimo anche il sistema di gestione della telecamera, che difficilmente lascia insoddisfatti e consente sempre di avere la visuale desiderata senza dover sudare sette camicie.
La struttura di gioco è la medesima di “Zelda” (in versione decisamente semplificata): esplorazione di un mondo aperto e numerosi dungeons, combattimenti in tempo reale (molto action e poco strategici, purtroppo questa carenza di complessità contraddistingue “Sacred Odyssey: Rise of Ayden” dall’inizio alla fine) con nemici normali e boss, risoluzione di “enigmi” (l’enigma più difficile presente in “Sacred Odyssey: Rise of Ayden” è probabilmente più facile del più semplice presente in un qualsiasi Zelda). Potrete ovviamente esplorare il mondo in sella al vostro fido cavallo (che stranamente non si chiama Epona) e potrete ottenere soldi, oggetti e ricariche di punti ferita rompendo vasi (o potando cespugli) sparsi in tutta la mappa di gioco.
“Sacred Odyssey: Rise of Ayden” aggiunge al gameplay appena descritto alcuni elementi presi da titoli come Ravensword e Aralon: il risultato è un’avventura con una minima parte di elementi rpg.
In generale è molto facile giocare a “Sacred Odyssey: Rise of Ayden”, anche a livelli avanzati: il gioco mantiene una semplicità elevata per tutta la durata dell’avventura. Questa caratteristica è ovviamente un’arma a doppio taglio: se da un lato farà la gioia di principianti e casual gamer, dall’altro difficilmente andrà incontro alle esigenze dei giocatori più smaliziati.
La storia è la solita già propinata milioni di volte e difficilmente vi stupirà. La longevità è discreta se consideriamo che si tratta di un gioco per iPhone, ma ovviamente non regge il confronto con la fonte di ispirazione. In generale dubito fortemente che qualcuno possa impiegare più di quindici orette per portare a termine l’avventura. Ovviamente questo quantitativo di ore incrementa leggermente qualora desideraste scoprire tutti i segreti del gioco (non sono numerosissimi in ogni caso)
Nel complesso ci troviamo di fronte ad un titolo tecnicamente realizzato molto bene e sicuramente godibile sotto ogni punto di vista. Se non avete mai avuto la fortuna di giocare a “Zelda” troverete questo “Sacred Odyssey: Rise of Ayden” un titolo davvero divertente, coinvolgente e piacevole, che vi regalerà qualche ora di gioco rilassante. Se avete avuto la fortuna di giocare a “Zelda”, nonostante la più che buona realizzazione generale di “Sacred Odyssey: Rise of Ayden”, non potrete fare altro che pensare che si tratta di una copia semplificata, priva di personalità e atmosfera, dei mitici “Ocarina of Time” e “Majora’s Mask”.
Rimane un titolo che su AppStore non ha concorrenti, facendo finta che “Zelda” non esista mi sento di consigliare caldamente “Sacred Odyssey: Rise of Ayden” a qualsiasi utente iPhone. L’esperienza di gioco offerta si rivela godibile per qualsiasi tipo di giocatore, dal principiante al giocatore più esperto e come precedentemente accennato, le critiche che possono essere mosse a questo titolo sono unicamente relative alla totale assenza di originalità, personalità e atmosfera.
La tentazione di dargli una stella per quanto copia (o meglio prova a copiare) un capolavoro che amo è tanta, ma ho il dovere di essere oggettivo. Il giudizio nei confronti di “Sacred Odyssey: Rise of Ayden” è (e deve essere) contestualizzato a quello che è il mercato AppStore e la sua offerta, di conseguenza non può che essere molto positivo.
Se consideriamo il mercato AppStore “Sacred Odyssey: Rise of Ayden” è infatti un titolo unico, realizzato molto bene, godibile sotto ogni punto di vista (grafica, sonoro, giocabilità e via discorrendo). A differenza di altri titoli Gameloft (come il pessimo Rayman 2 penalizzato da una giocabilità davvero indifendibile), questo “Sacred Odyssey: Rise of Ayden” non presenta difetti tecnici di alcun tipo.
La possibilità di provare il gioco senza spendere un centesimo, gioca sicuramente a favore di “Sacred Odyssey: Rise of Ayden”. Va detto che tale prova dura davvero molto poco, ma quanto basta a farsi un’idea generale sulla tipologia di gioco che eventualmente andrete ad acquistare.
Concludendo: ottima realizzazione, non troverete su AppStore un titolo dello stesso genere altrettanto valido. Consigliato a tutti, a parte gli amanti di “Zelda”, che per tutta la durata di “Sacred Odyssey: Rise of Ayden” non potranno che pensare che rispetto a “Ocarina of Time” e “Majora’s Mask” questo titolo Gameloft vale poco o niente.
Consigliato a (quasi) tutti.
4/5
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