Premetto una cosa: Starfront: Collision non lo volevo proprio recensire. Per tante ragioni, che saranno chiare presto. Purtroppo i massacranti turni di lavoro a cui l’editor schiavista sottopone noi novellini non mi hanno reso possibile defilarmi… ed eccomi qui. Di che si tratta, e perchè tanto astio nei confronti di questo gioco?
Starfront: Collision è un gioco RTS (Real Time Strategy, Strategia in Tempo Reale) che segue una complessa trama imperniata sulle lotte “intergalattiche” per il controllo di un minerale chiamato Xenodium. La storia è decisamente intricata e vi porterà a seguire la lotta dal punto di vista di tre differenti fazioni: gli umani del Consorzio, gli inquietantissimi insettoni della Miriade ed i robot sanzienti delle Sentinelle. Nel corso della modalità Campagna, in cui viene raccontata la storia, seguirete in maniera alterna le vicende di questi tre gruppi, attraverso una serie di missioni ambientate su pianeti di vario tipo.
L’ambientazione e la storia vi ricordano qualcosa? Esattamente: si tratta di un “omaggio” (diciamo pure clone!) del celeberrimo StarCraft per PC, gioco dello stesso identico genere dove tre razze identiche a quelle elencate si fronteggiano… Inutile negarlo: Starfront ricalca questo gioco in maniera davvero pedissequa, mettendo ben poco di originale nella storia e nel gameplay.
Ma se l’originalità è nulla, o quasi, è opportuno puntualizzare subito che Starfront: Collision sopperisce in altri modi: è davvero un gioco con una qualità tecnica assolutamente fuori dal comune, magistralmente realizzato e graficamente ineccepibile.
I giochi strategici in tempo reale sono un genere abbastanza di nicchia che ha avuto fortuna quasi esclusivamente su PC: e non un caso. In questo tipo di giochi quello che farete sarà creare e gestire un gran numero di truppe, edificare edifici per produrre risorse e nuovi battaglioni, muovere i vostri soldati da una parte all’altra delle mappe. Insomma: è assolutamente necessario disporre di controlli non solo precisi, ma anche veloci… perchè nulla è peggio che perdere una missione per qualche schifoso grip nei propri controlli! Il genere si presta bene all’iPhone (e ancora meglio all’iPad!), con la sua interfaccia immediata da gestire tramite touch screen, ma fin’ora nessuno era mai riuscito a creare un sistema davvero efficace. Per avere una gestione del gioco abbastanza accurata e precisa da non diventare frustrante, è fondamentale poter contare su dei controlli veloci ed assolutamente impeccabili: e Starfront ci riesce alla perfezione.
Il banco di prova dei RTS è proprio tutto qui: sui controlli. Una grafica spettacolare ed una trama avvincente non salveranno mai un gioco incontrollabile, e se questo è vero un po’ per tutti i generi, lo è particolarmente per questi giochi. Starfront implementa un sistema che pur non essendo perfetto è decisamente ottimale: si possono facilmente creare gruppi di unità, con un semplice tocco multi-touch, ed è anche possibile memorizzarli. Purtroppo ci sono alcune carenze: disfare le memorizzazioni create, per esempio, non è facile, e non è possibile selezionare le unità per tipo (cosa che sarebbe stata utilissima), ma si tratta davvero di vedere il proverbiale “pelo”, perchè perfino un giocatore alle prime armi non avrà grosse difficoltà a gestire il gioco, almeno per quel che riguarda questo aspetto. Inoltre nel gioco è presente un tutorial che guida i primi passi in maniera veloce e puntuale: le funzioni più avanzate invece si imparano a poco a poco giocando, con l’esperienza e grazie a qualche indicazione qua e là (peraltro mai troppo invadente).
Le basi del funzionamento di ogni partita sono le stesse: si tratta di accumulare abbastanza risorse di Xenodium e di energia per poter iniziare la costruzione di un buon numero di truppe. Queste sono decisamente varie nella tipologia: da soldati corazzati di vario tipo a mezzi terrestri e celesti. Per costruire occorre anche potenziare poco alla volta tutti i propri edifici, fare ricerca per nuove tecnologie, liberare altre risorse. Alcune truppe sono disponibili solo dopo la costruzione di specifici edifici di ricerca, mentre per ottenerne altre occorre potenziale i propri stabilimenti produttivi. Insomma, la dinamica gestionale, pur non essendo troppo complessa, è decisamente profonda e permette un notevole grado di personalizzazione di ogni partita.
Le missioni della modalità Campagna sono 16, e decisamente varie tra di loro, pur ricalcando i modelli classici per questo tipo di gioco. Ci sono missioni di sopravvivenza, dove si tratta di rimanere vivi in qualche modo fino all’arrivo dei rinforzi, missioni più esplorative, dove si perlustrano vaste aree di mappa alla ricerca di qualcosa, e missioni dove vengono assegnati degli specifici compiti “VAI, e falli neri!”). La durata delle missioni varia, ma per fortuna sono presenti numerosi checkpoint dove il gioco viene salvato in automatico, ed è sempre possibile riprendere da questi. Inoltre si può salvare in qualsiasi momento: un’ottima cosa per partite veloci. A garantire una notevole longevità non ci sono solo numerosi achievements da sbloccare, ma anche la possibilità di concludere diverse missioni in più modi, decidendo quale strada prendere e se completare o meno tutti gli obbiettivi secondari.
Oltre alla modalità Campagna è disponibile una modalità Schermaglia, dove è possibile configurare tutto: si può scegliere tra sette ambientazioni, decidere il livello di difficoltà, a quale fazione aderire e contro quale scontrarsi. Perfetta per approfondire la conoscenza del gioco senza andare a tentativi nella modalità campagna. Inoltre è disponibile il gioco in Multiplayer, anche se per il momento è decisamente carente: i server sono apparentemente sempre ingolfati e dopo lunghe attese capita spesso di sentirsi annunciare “Disconnessione”.
Starfront è un gioco splendido: ben fatto, estremamente curato in ogni sua parte. Grafica e giocabilità sono ai massimi livelli ed i controlli sono davvero il nuovo punto di riferimento per ogni RTS su iPhone. L’unico cruccio è che per ora manca la versione iPad: peccato, perchè l’iPad sarebbe veramente la piattaforma definitiva per i giochi di questo tipo. E insomma, chiederete: perchè tanto odio verso un gioco così ben fatto è tanto accuratamente realizzato?
La risposta è molto personale. Potrei dire che non ho mai amato molto i giochi di questo genere, che ritengo che la soluzione perfetta per i giochi strategici siano i combattimenti a turni, che danno maggior tempo per pensare. In realtà quello che proprio non riesco a digerire è l’atteggiamento poco creativo della Gameloft stessa, che sembra insistere nella produzione di cloni di grandi successi, senza voler inserire nulla di nuovo nel gioco. Per quanto la cosa in sè non sia necessariamente negativa, è proprio la qualità finale del gioco che mi fa imbestialire: perchè Starfront non è un brutto clone di serie B, anzi, è un gioco eccelso. Quello che gli manca per essere davvero un capolavoro è solo un’anima: una storia, un’ambientazione, uno sviluppo davvero originali ed unici. La Gameloft ha chiaramente tutte le possibilità per creare giochi stupendi, ma non solo: avrebbe anche tutti i mezzi per creare giochi rivoluzionari, che sono quello di cui c’è bisogno sull’App Store e nel mondo del gaming.
Il mio cruccio è che vedo titoli come Starfront: Collision o Sacred Odyssey come grandiose occasioni… mancate. Si potevano realizzare titoli davvero unici, creare mondi e strategie di gioco mai viste prime. Invece si sono fatti ineccepibili cloni di altrettanto ineccepibili giochi. Personalmente, passo volentieri, e vado avanti a giocare a Zelda…
Una precisazione sul costo: Starfront implementa la stessa meccanica freemium già usata dalla Gameloft in Sacred Odyssey: Rise of Ayden. Il gioco è disponibile su App Store gratuitamente, ma dopo il tutorial e la prima missione, per andare avanti a giocare dovrete sbrosare 5,49 € con un acquisto in App.