Dopo essersi scagliato, nemmeno un mese fa, contro la politica dei prezzi dell’App Store, il presidente della Nintendo in America, Reggie Fils-Aime (Donkey Kong per gli amici), torna alla carica. Per ribadire il concetto, che forse non era abbastanza chiaro… l’App Store alla Nintendo non piace proprio per NIENTE.
Questa volta Donkey, erhm, Reggie, se la prende contro gli hobbisti: vale a dire quei patetici sviluppatore che creano il loro gioco in cantina. Ovviamente questo non vuole dire che alla Nintendo non piacciano gli sviluppatori indipendenti, certo che no: Reggie definisce una “linea” tra gli uni e gli altri, che la Nintendo non vuole assolutamente oltrepassare. Da una parte i piccoli studi indipendenti, dall’altra i ragazzini che sviluppano nel garage di casa.
Ora, senza entrare nella polemica, è un dato di fatto che in molti casi la linea di demarcazione tra queste due realtà non è certo così netta. Sontuosi progetti come The incident sono nati, più o meno, “nel garage di casa”. C’è una fiorente realtà di sviluppatori part-time, come gli Hard Six intervistati settimana scorsa.
La Nintendo persegue una linea dura, volta, secondo loro, a preservare la qualità all’interno dei loro prodotti… Ma è ormai chiaro che la competizione dell’App Store si fa sentire e che la mentalità dei videogiocatori sta lentamente cambiando. Piaccia o meno a Super Mario.