Come ogni venerdì torna la rubrica con i migliori film dell’ iTunes Movie Store, in collaborazione con jtzmovies.it, così da poter dare agli utenti consigli sui titoli da acquistare o noleggiare. Oggi vi presentiamo il film “Fargo” film del 1996 diretto dai fratelli Coen, registi di “Se mi sposi ti rovino”, “Il grande Lebowsky”, “Non è un paese per vecchi” e il recente “Il Grinta”. “Fargo” fu il primo film che decretò il successo dei fratelli provenienti da Minneapolis, sia di pubblico (budget di produzione 7 milioni di euro, incasso globale 60 milioni di cui 25 negli USA) che di critica (rotten tomatoes rate 94% con una media voto di 8,4/10 su 67 recensioni), vincendo anche una serie impressionant di premi tra cui 2 premi Oscar.
Jerry Lundegard (William H. Macy) è un tipico venditore di auto statunitense, sposato con una donna dal padre ricchissimo , il quale non nutre però molta stima nei confronti del genero e non lo coinvolge nei propri affari milionari. Inseguendo il sogno americano dell’arricchirsi a tutti i costi, Jerry decide di inscenare un finto rapimento di sua moglie, contattando due malviventi amici di un meccanico della sua officina, Carl (Steve Buscemi) e Gear (Peter Stormare) , personaggi agli antipodi. Le cose non andranno assolutamente secondo i piani stabiliti e una scia di sangue metterà sulle tracce dei rapitori e di Jerry una coraggiosa e diligente poliziotta (Frances Mc Dormand) che metterà il bastone tra le ruote agli architetti dell’astruso piano. Fargo, che ha segnato il successo dei fratelli Coen, è un film anomalo, apprezzabile più per il suo stile atipico e innovativo che per i contenuti. I Coen con questo film vogliono distruggere il sogno americano basato sui soldi, contrapponendo al venditore di macchine e ai delinquenti
pronti a tutto per un po’ di grana, una poliziotta, in avanzato stato di gravidanza, ligia al dovere e alla famiglia, che non riesce a comprendere come qualcuno possa lasciarsi cadaveri alle spalle solo per un po’ di quattrini. Non a caso France Mc Dormand nella vita è sposata con Joel Coen, e il personaggio si addice così egregiamente alla mediocre attrice da averle fatto vincere un Oscar, meritatissimo, ma che ci induce a capire che il personaggio è una trasposizione dell’idea filosofica di vita del regista, nonché autore dello script del film. L’analisi tematica della pellicola offre poco altro, come detto in precedenza, ma quest’opera risulta grande per molti altri aspetti. La sceneggiatura infatti, anch’essa premiata con il premio Oscar, riuscì a portare una ventata di freschezza al cinema americano, avulso e statico, degli anni ’90. In Fargo sono mescolati una serie di generi, dalla commedia al dramma, dal thriller al noir e se Tarantino con il suo rivoluzionario genere Pulp verrà ricordato negli annali del cinema, i Coen con questo film solidificarono questo nuovo
filone americano che tantissimi autori da quel momento in poi cercarono di imitare. I personaggi sono caratterizzati all’eccesso ed immersi in scene talmente assurde e paradossali che lo spettatore sarà portato a sorridere ed un attimo dopo a chiedersi se fosse proprio il caso di tanta ilarità, visto il risvolto tragico della vicenda. Ma non sentitevi in colpa, questi sono i Coen e questa è la loro grande forza. L’ambientazione bianca, innevata, glaciale e sterminata va a braccetto con lo stile recitativo distaccato e freddo, richiamando film del grande maestro finlandese Aki Kaurismaki , quali “Le luci della sera” o “L’uomo senza passato”, non addossando però alla neve un senso di pessimismo e malinconia come nei film del regista scandinavo ma semmai un richiamo grottesco alla fredda mostruosità dell’istinto di alcuni esseri umani, pronti a tutto per arrivare ai propri obiettivi. Fargo è una piccola cittadina vicina a Minneapolis, città natale dei fratelli Coen, ed infatti questo risulta essere il loro film più personale.
La storia è basata su una serie di fatti realmente accaduti in quelle zone ed i protagonisti (nella versione originale anche l’accento) streotipizzano i personaggi del posto, come più volte accennato dai registi nelle interviste rilasciate dopo l’uscita del film. Le interpretazioni degli attori sono di altissimo livello; Steve Buscemi è mastodontico, Peter Stormare perfetto e William Marcy incredibilmente realistico nel ruolo del disperato venditore di auto che cerca di emergere con tutti i mezzi possibili, leciti o meno, come se la sceneggiatura fosse stata scritta su di essi. Del resto i Coen sono soliti lasciare una notevole libertà ed elasticità agli attori, come per esempio Jeff Bridges ne “Il grande Lebowsky”, riuscendo a tirare fuori personaggi indimenticabili dalla vena artistica di grandi caratteristi. La colonna sonora è composta da Carter Burwell, assiduo collaboratore dei registi americani, e trae spunto dalla canzone folk norvegese intitolata The Lost Sheep, armoniosa chicca che dà legame
ad un opera che sembra avere la glacialità , di animo e di impatto visivo come idea di fondo. Nonostante rispecchi la mentalità cinematografica americana, povera di contenuti tematici e ricca di idee tecniche o intrattenitive geniali, Fargo è un gran bel film, che ha vinto una quantità di premi così numerosa da avere addirittura una pagina dedicata su Wikipedia (premi e candidature per Fargo). Nientemeno Roger Ebert (il più quotato critico cinematografico statunitense) lo ha definito come uno dei migliori film che abbia mai visto, il che fa un po’ sorridere visto che l’opera in questione uscì in concomitanza con “Il paziente inglese” artisticamente indubbiamente superiore, almeno a mio parere.
“Fargo“, film bello, divertente e molto inconsueto, è capace di soddisfare i gusti di una moltitudine di appassionati di cinema, essendo un mix di generi, con bravi attori e una buonissima sceneggiatura. Troverete il film nell’iTunes movie store al prezzo di 7,99 euro per l’acquisto della versione standard, 3,99 per il noleggio in formato HD e a 2,99 per il noleggio della versione standard. Come sempre buona visione.
Pro: film atipico, attori perfetti per i ruoli assegnati, bella storia.
Contro: il messaggio è un pò basilare, la sua originalità potrebbe non piacere a tutti, difficile trovarne altri.
Voto : 8