Who’s That Flying?! è uno shoot’em up che abbina una storia assurda, momenti di assoluto divertimento e una certa dose di frustazione. E nonostante questo è un prodotto decisamente superiore alla media del genere sia per originalità che per realizzazione, da prendere al volo, dopo aver ingerito una bella dose di camomilla concentrata…
Le premesse narrative di Who’s That Flying?! sono decisamente “avanzate” per un gioco di questo tipo. La storia è raccontata a posteriori dal protagonista dalla vicenda, che è un super eroe incaricato dal consiglio dei super eroi di difendere il pianeta terra. A quanto pare non sempre ci riesce troppo bene ed è ufficialmente accusato di incuria, per cui si trova a doversi difendere nel proprio processo, tra deliranti accuse e colpi di scena tirati in ballo dagli altri. La storia dietro ad uno shoot’em up non è mai stata un punto essenziale, ma è bello vedere come Who’s That Flying?! non lesina nulla nemmeno da questo punto di vista e si inventa un retroscena decisamente divertente per ambientare il proprio pregevole gameplay.
Il gioco procede poi a trascinarci attraverso le principali città del mondo, soggette all’invasione di alieni che sembrano macchie di inchiostro nere. Diversamente da altri titoli di questo genere qui non è essenziale evitare i colpi o gli alieni, anzi: il nostro eroe non ha barra energetica ed è assolutamente immortale, può al massimo venire stordito. In compenso, la città che dobbiamo difendere ha 50 “punti ferita”, e per ogni alieno che facciamo passare riceve un danno.
Il gameplay quindi prevede che il nostro eroe non solo spari, ma faccia, nella peggiore delle ipotesi, da scudo vivente, e si butti sugli alieni piuttosto che non farli passare! Questi si muovo in “stormi” regolati da bizzarre sinfonie di movimento un po’ in stile Bit.Trip Beat e bisogna cercare di freddarli per tempo, per evitare che ci piombino addosso tutti insieme, rendendo impossibile l’impresa di arginarli.
A complicare le cose ci sono mostri che fanno da “diversivo”: più grossi e più cattivi, sono in grado di spararci contro per immobilizzarci o di schermare gli altri con la loro mole. Non possono fare danni e non cercano nemmeno di passare, ma sono una notevole complicazione perchè rendono sensibilmente più difficile attaccare i loro fratelli più piccoli. Inoltre vanno prima colpiti con il laser, e poi attaccati toccando ripetutamente lo schermo: una buona idea per variare un po’ anche il gameplay!
Infine, ogni tre livelli, si arriva alla fine della città e ci si scontra con un boss finale, di dimensioni epiche. Qui le cose rischiano di andare fuori controllo, perchè oltre a spararci addosso per stordirci, il boss ci manda contro nidiate e nidiate di invasori che sono difficili da bloccare… anche perchè nel frattempo si deve anche sparare al boss stesso! Inoltre la dimensione del nostro eroe si riduce ulteriormente, per enfatizzare l’enormità del boss e questo porta a notevoli confusioni visive sullo schermo. Insomma, in questi schemi di fine livello la difficoltà di Who’s That Flying?! registra notevoli picchi, che possono portare a momenti di autentica frustrazione.
Personalmente ho fatto un po’ di fatica, almeno inizialmente, ad ambientarmi con i comandi: i joystick virtuali opzionali sono decisamente poco pratici, mentre controllare il protagonista trascinando il dito sullo schermo è decisamente più immediato, e abbastanza preciso, anche se non a sufficienza per evitare qualche imprecazione, sopratutto durante le sequenze con i boss.
Con il supporto di GameCenter e modalità di gioco “infinite” disponibili per sfide a punteggio ogni volta che si conclude un quadro, Who’s That Flying?! garantisce una longevità di tutto rispetto, anche se la difficoltà di certi livelli andrebbe un po’ rivista in modo da evitare momenti di sconforto e di ira al giocatore medio. Se invece siete gamer avvezzi alle sfide, probabilmente avete trovato il gioco che fa per voi!
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