Gears si butta a corpo morto nel popolosissimo genere dei tilt game, e stupisce subito il giocatore perchè riesce non solo a rimanere a galla, nel mare magnum dei giochi di questo tipo, ma anche a navigare con classe, grazie ad una splendida e coloratissima grafica, ad un buon gameplay e ad un livello di difficoltà assolutamente non banale, in grado di presentare una sfida di un certo interesse anche a chi ha finito Dark Nebula 2 a occhi chiusi.
Le premesse di Gears sno decisamente curate in ogni aspetto. Il gioco ha ADDIRITTURA una storia (che ruota attorno ad una città tecnologica che sta morire e ad un inventore di biglie), pensa un po’, non proprio originale ma comunque in grado di dare un minimo di valore aggiunto a quei giocatori che non la skipperanno all’inizio del gioco.E saranno pochi, siccome la narrazione è affidata ad un voice over senza sottotitoli, tutto in inglese.
Lo scopo di Gears è portare un biglia luminosa alla fine di un percorso, irto di ostacoli di ogni tipo: ingranaggi di metallo e di pietra, cancelli elettrici, elevatori, trampolini elastici, sottili sentieri sospesi sul nulla, salti. Per controllare la vostra biglia potrete scegliere tra due schemi di controllo: il classico tilt e il tocco del dito sullo schermo. Se Gears nasce come tilt game, bisogna subito sfatare un mito: i controlli tramite touch screen funzionano incomparabilmente meglio! Rendono il gioco meno frustrante e garantiscono un controllo sulla sfera assolutamente ottimale, mettendo il giocatore in grado di calibrare le accelerazioni, i salti, le frenati e le direzioni in maniera estremamente divertente.
Il gioco si articola in tre diversi mondi, ciascuno composto da 9 livelli. Se vi sembrano pochi… bhe, aspettate a provare il gioco. Gears non è banale nemmeno giocato in modalità facile e con quattro diversi settaggi di difficoltà, offre una longevità più che discreta. Se in modalità facile avrete a disposizione un tempo e delle vite infinite, per concludere ogni livello, in modalità normale avrete quanti tentativi vorrete, ma già l’inserimento di un tempo massimo completerà notevolmente il gioco, obbligandovi a sacrificare la precisione in nome della velocità della vostra biglia. Il tempo a disposizione si riduce ulteriormente in modalità difficile, mentre in modalità brutale avrete non solo pochissimo tempo, ma anche una sola vita per concludere il quadro.
Il level design è ben fatto, in grado di tenere il giocatore costantemente sul filo del rasoio. La presenza di checkpoints evita momenti di disperazione più nera, ance se dovrete in ogni caso tenere conto del tempo. La grafica di Gears è molto curata, con splendidi livelli illuminati dalla lava e dai riflessi. Le musiche e il comparto sonoro sono egualmente ben fatte, attestando il gioco come una produzione ad un livello decisamente alto.
L’unica nota negativa è data dalla lunghezza dei caricamenti, che a volte risultano davvero un po’ noiosi. Senza voler contare la mancanza di sottotitoli che rendono la storia di difficile fruizione per i non anglofoni… ma certamente questo non è un gioco a cui si gioca “per vedere come va a finire”!
Gears va ad inserirsi in una categoria, quella dei tilt game, dominata di diverse lunghezze da un titolo di parecchio superiore a tutti gli altri: ovviamente stiamo parlando di Dark Nebula, il gioco che con la sua grafica spettacolare e la sua precisione ha un po’ rivitalizzato tutto il genere. Con una mossa intelligente Gears si crea un controllo alternativo che lo differenzia dalla competizione e gli da un nuovo livello di divertimento: tattile, personali, più “intimo” ed immediato del tilt, il sistema di controllo di Gears è una soluzione interessante e originale, che rende questo gioco un esperimento assolutamente azzeccato.
Gears è disponibile su App Store a 0,79 €