Il Film della settimana scelto da iPhoneItalia #21: la recensione di “Vallanzasca – gli angeli del male” (2011) [iTunes Movie]

Come ogni venerdì torna la rubrica con i migliori film dell’ iTunes Movie Store, in collaborazione con jtzmovies.it, così da poter dare agli utenti consigli sui titoli da acquistare o noleggiare. Oggi vi presentiamo il film “Vallanzasca – Gli angeli del male” di Michele Placido, già regista di “Romanzo criminale” e “Ovunque sei”. Il film che andremo a recensire ha suscitato un’enormità di polemiche al limite del boicottaggio, recependo però molte recensioni positive dal pubblico e qualche feroce critica dalla carta stampata. Il film ha avuto ben 8 nomination ai David Di Donatello, non vincendo però nessun premio e gli incassi di 3 milioni di euro sono stati molto inferiori al budget di produzione che si aggirava intorno ai 10 milioni di euro, anche a causa della possibilità di poter scaricare da internet una versione del film piratata molto buona, pochi giorni prima dell’uscita nelle sale.

Il film ripercorre le gesta di Renato Vallanzasca, uno dei maggiori criminali italiani degli anni ’70, che con la sua batteria, passata alla storia come la Banda della Comasina, imperversò nel milanese, tra rapine, sequestri di persona, omicidi e rocambolesche evasioni. “Vallanzasca – gli angeli del male” racconta la storia del Bel Renè, dagli anni di riformatorio ai primi gesti criminali fino all’attuale detenzione in carcere, passando per le  unioni con le altre bande, che lo porteranno ad essere un personaggio seguitissimo dalle cronache italiane ed un sex symbol per le migliaia di “Casalinghe annoiate” del bel paese. La trama si incentra prettamente sul personaggio Vallanzasca, lasciando ai margini i risvolti politico-sociali delle sue gesta ed i contorni importanti delle lotte tra bande dell’Italia dura e difficile degli anni ’70, alle prese con una legislazione,  ancora non in grado di recepire ed affrontare una tale violenza. Il film è un prodotto di altissima qualità, dagli attori alla regia, dalla fotografia alla colonna sonora, tutto sembra girare alla

perfezione, riproponendo un film molto simile a quel grandissimo successo di qualche anno fa, che risponde al nome di “Romanzo Criminale”. Le venature da film d’azione ed i  personaggi riuscitissimi, sovrastano impeccabilmente la narrazione di una sceneggiatura che forse è l’unica grossa nota dolente di un’opera comunque ben riuscita. Lo script infatti, ha una storia lunga e travagliata (come sempre quando si affronta un tema così delicato), che nasce da un progetto del 1998, e dopo mille vicissitudini, vede la luce solo nel 2008, passando da una mano all’altra e da una produzione all’altra, fino ad incontrare un entusiasta Kim Rossi Stuart che riesce a convincere un dubbioso Michele Placido ad intraprendere il definitivo cammino verso la realizzazione. La sceneggiatura fu definitivamente riscritta dall’attore e dal regista, plasmandola ed incentrandola sul Bel Renè, tralasciando gli importanti contorni storico-attualistici, cosa che fece andare su tutte le furie Angelo Pasquini e Andrea Purgatori, primi scrittori della trama, che

addirittura ritirarono le proprie firme dal lavoro finale. Le falsità, la confusione e la poca chiarezza regnano sovrane nella trama di questo prodotto, che comunque rimane estremamente godibile, soprattutto per coloro che non hanno vissuto in prima persona quegli anni. Il personaggio di Renato Vallanzasca farà innamorare lo spettatore, come fece innamorare milioni di ragazze negli anni ’70, e la sua ironia distaccata, rappresenterà egregiamente un personaggio che fondamentalmente non aveva nessuna ragione sociale per cadere nelle viscere del mondo criminale italiano, vista la buona famiglia di appartenenza e la spiccata intelligenza. Michele Placido, con questo film, si conferma uno dei migliori registi italiani da esportazione; il richiamo al riuscitissimo cinema francese del nuovo millennio è chiaro, ammiccando spudoratamente allo spettatore di nuova generazione, alla ricerca di frenesia, violenza, buona musica e personaggi fuori dagli schemi. Battute pungenti ed una morale molto discutibile, fanno il resto, consegnando un prodotto che ha

suscitato un vespaio di polemiche, ancora oggi in auge. Il film in effetti descrive un assassino spietato, che grazie alla sua scaltrezza riuscì a comprendere la forza dei mass-media, che usò a suo piacimento, riuscendo a passare, per qualcuno, come un Robin Hood moderno, vessillo di un pensiero ribelle, che combatteva contro una società in repentino cambiamento, che molti non accettavano. I familiari delle vittime di questo personaggio a dir poco discutibile (ed a ruota i politici di turno in cerca di approvazione), cercarono di boicottare (giustamente) il successo del film,  puntando il dito  sulla sbagliata mitizzazione di un criminale sanguinario e sulla rivalutazione che questo film poteva portargli. Il cinema però è anche questo, è anche il racconto scomodo di pagine di storia storpiate, di una società che è sempre pronta a puntare il dito contro politici e personaggi discutibili, ma anche capace di rivalutare inspiegabilmente fatti e accadimenti palesemente terribili. Non scordiamoci che in questo paese, viene compianto

Mussolini, qualcuno pianse alla morte di Mao Tse Tung e ultimamente è stato accolto come un eroe Chavez, quindi non meravigliamoci se uno spietato assassino possa essere portato come esempio da seguire.  Tornando all’aspetto meramente tecnico, non possiamo che consigliare la visione di un film estremamente divertente, con attori strepitosi, guidati da un Kim Rossi Stuart in grandissimo spolvero, e dal comparto artistico degno di una grande produzione americana, in cui tutto è curato nel minimo dettaglio, immergendoci, costumi e comportamenti  compresi, nella Milano da bere dei favolosi e pericolosi anni ’70 .

Potete trovare “Vallanzasca – gli angeli del male” sull’ iTunes Movie Store al prezzo di 13,99 euro per l’acquisto in formato standard, il noleggio sarà disponibile solo dal 19 giugno 2011 e non è stato ancora divulgato il prezzo.

Pro: grande recitazione, grande regia, grande divertimento.

Contro: falsità storiche non trascurabili, viene mitizzato un pluri-omicida, alcune lacune nella sceneggiatura.

Voto: 7

 

NovitàAcquista il nuovo iPhone 16 su Amazon
iTunes