L’introduzione di Prince Penny è qualcosa che ricorda moltissimo, al limite della citazione, Little King Story: un sovrano piccino per un regno un po’ rappezzatto di poveretti, animato da tanta voglia di fare. Se le premesse sono simili, il gioco è qualcosa di completamente diverso: Prince Penny è una via di mezzo tra un tilt, un runner e un platform, che con delle semplice meccaniche arcade ed una grafica deliziosa va diritto al cuore del giocatore.
Il protagonista di Prince Penny è il principino di un regno poverissimo, con una coroncina sopra un gran testone di capelli rossi. Un bel giorno nel suo regno compare un leone alato che “espelle dal proprio deretano” monete d’oro. Ovviamente nessuno si deve fare delle domande, come di consueto, e il nostro eroino non perde tempo, sale sul suo calessino e si mette a raccattare le monete d’oro che ora costellano il suo regno.
Il suo regno è una distesa di isolette, ponticelli e stradine di ridotte dimensioni, dove non è affatto facile passare con un calessino, e qui entra in scena il giocatore: lo scopo del gioco è guidare il principe lungo un percorso irto di monete e di ostacoli, senza farlo cadere in mare. Per controllarlo si usa inclina l’apparecchio a sinistra e a destra, cercando di dosare la velocità di inclinazione in base alla rapidità della curva stessa. Inoltre bisogna cercare di raccogliere quelle benedette monete: in fondo è la ragione per cui siamo partiti in questa folle corsa!
Le monete sono disposte in lunghe file, e riuscire ad aggiudicarsi un’intera fila di monete da diritto a dei punti bonus di combo. Riuscire a inanellare diverse file di monete una dietro all’altra fa aumentare il moltiplicatore di punteggio e permette anche di utilizzare il nostro fidato aiutante: un maialino rosa che ci precede e raccoglie le monete da terra al posto nostro. Insomma si crea un circolo virtuoso: si creano combo, che aumentano punteggi e moltiplicatori, e danno accesso al porchetto che a sua volta rende più semplice creare altre combo. Un meccanismo geniale, che ricorda un po’ quello di Tiny Wings e che permette ad un giocatore abile di realizzare punteggi astronomici.
Il bello del gameplay di Prince Penny è proprio questo: inizialmente sembra un gioco semplicissimo, ma per ottenere buoni risultati è necessaria una bella dose di allenamento e un po’ di abilità. E Prince Penny premia l’abilità, più di tutto. Ovviamente nel gioco non mancano i power ups: falò che vi bruciano le chiappe, facendovi balzare in avanti a grande velocità, e salvagenti che vi permettono di galleggiare sopra il mare.
Anche le grafica di Prince Penny ricorda quella di Little King Story: e questo è forse il miglior complimento che si possa fare ad un gioco iOs! Pastellosa, tenerissima, piena di animali con nasi grossi e principini con testoni kawai: la presentazione di Prince Penny è decisamente meravigliosa, e le animazioni sono ugualmente ben realizzate. Lo stesso si può dire per la musichetta, semplicissima ma assolutamente ipnotica (ieri mi sono trovata a canticchiarla, e questo è decisamente un BRUTTO segno!).
L’unica pecca (e non da poco) del gioco è la ripetitività. Avanzando cambia ben poco: l’ambientazione è solo una, e anche se i percorsi sono generati in modo da essere sempre diversi, intere porzioni vengono riciclate e si ripetono con ben poche differenze. Un po’ di varietà in più certo non guasterebbe, soprattutto considerando che il gioco, in se e per se, è davvero semplicissimo e rischia prima o poi di stancare.
Prince Penny è disponibile su App Store a 0,79 €