Il Film della settimana scelto da iPhoneItalia #22: la recensione di “L’Ultimo Re di Scozia” (2006) [iTunes Movie]

Torna la rubrica con i migliori film dell’iTunes Movie Store, in collaborazione con jtzmovies.it, così da poter dare agli utenti consigli sui titoli da acquistare o noleggiare. Oggi vi presentiamo il film “L’ultimo Re di Scozia” di Kevin MacDonald già regista di “State of Play” e “Un giorno a settembre”. Il film scelto ha ricevuto recensioni molto positive dai maggiori giornalisti mondiali del genere (Rottentomatoes rate 87% con una media voto di 7,3 su 178 recensioni) ed ha vinto numerosi premi internazionali (tra gli altri un Oscar per il miglior attore a Forest Whitaker, un Golden Globe, 3 BAFTA, 2 British Indiependent Film Award) oltre a sbancare il botteghino (budget iniziale 6 milioni di dollari, incasso globale 49 milioni di dollari).

Scozia 1970: Nicholas Garrigan si è appena laureato in medicina generale e per sfuggire all’oppressione psicologica di un padre poco gratificante, decide di partire verso un paese lontano così da poter fare anche esperienza sul campo, accrescendo le proprie capacità di dottore. La scelta ricade casualmente sull’Uganda, paese dell’Africa centrale (ed ex colonia inglese), in piena rivoluzione popolare per il cambio di governo. Nicholas per una serie di casualità viene a contatto con il nuovo Generale Idi Amin, che, scoprendo le sue origini Scozzesi, decide di proporgli di diventare il suo medico personale, nonché di entrare nel nuovo governo come consigliere privato. Garrigan si lascerà ammaliare completamente dal Generale Amin, fino a che una situazione divenuta più grande di lui, e di chiunque non conosca perfettamente il modus vivendi della difficile Africa Nera, lo porterà a rischiare la vita e a scoprire gli orrendi fatti che si celano dietro una tipica falsa democrazia autoritaria di un paese del Terzo Mondo. Questo bel film, diretto dallo

scozzese Kevin MacDonald, ripercorre le fasi storiche poco conosciute di uno dei paesi più travagliati del Continente Nero, essendo insieme a Burundi, Ruanda e Tanzania (ed altri paesi meno consociuti) nella Rift-Valley Africana e quindi ricco della risorsa più importante del mondo, l’acqua. Il film si basa sull’omonimo romanzo di Giles Foden, scrittore e giornalista inviato del Guardian, che racconta, a metà tra la finzione e il romanzo storico, uno spaccato vergognoso della storia del mondo, in cui i governi occidentali, avendo pochi interessi economici, lasciano al proprio macabro destino milioni di vite umane. Nicholas Morrigan è un personaggio completamente inventato, anche se le sue gesta sono ispirate dalla vita di Bob Astles, militare britannico, che dopo aver prestato servizio in varie colonie inglesi, si trasferì definitivamente in Uganda nel 1949, lavorando prima per il Ministero della Regina e poi per i due dittatori Obote e Amin. Quest’opera cinematografica funziona sotto molti suoi aspetti. Oltre ad aprirci gli occhi su eventi

assolutamente sconosciuti, riesce ottimamente ad intrattenere, evitando di cadere nella trappola documentaristica in cui una storia ed un paese del genere potrebbero trascinare. I frammenti di una nazione stupenda, dal clima e dalla natura da  Giardino dell’Eden (non per niente è la zona in cui l’essere umano si è evoluto), sono messi in secondo piano, per favorire le trame narrative, dapprima avventuristiche ed in seguito con sfumature ad alta tensione, che si avvicinano al thriller. Kevin MacDonald è sicuramente un gran regista, nato nella nuova generazione dei documentaristi moderni e passato al cinema puro con quest’opera riuscitissima, senza però abbandonare l’abitudine alla descrizione effettiva di tratti di storia realmente accaduti. La caratterizzazione dei personaggi è sicuramente riuscitissima: Il giovane dottor Morrigan si lascerà ingenuamente tentare dalla voglia di avventura , cadendo in errori che saranno causa della morte di esseri umani che avrebbero potuto salvare la vita a centinaia di migliaia di persone,

immergendosi allo stesso tempo nella dedizione medica in ospedali al limite della decenza, svolgendo un lavoro di fondamentale importanza.  Il personaggio infatti non apparirà mai come malvagio o come eroe, ma come un normale essere umano che, credendo di poter cambiare le cose, prende delle decisioni a volte sbagliate a volte inevitabili. James McAvoy è strepitoso nella parte, il quale esprime tutta la voglia di vita di un giovane, nei confronti di un’ avventura così emozionante e difficile, così da scaturire a tratti invidia, a sembrare più di una volta fuori luogo, ed a volte quasi irritante,  prendendosi in spalla un ruolo veramente delicato ma riuscitissimo. Forest Whitaker è in assoluto la gioia per gli occhi della pellicola: il fascino che riesce ad esprimere nei panni del Generale Amin è difficilmente descrivibile a parole, i cambi di umore repentini,  il panico di chi non sa più che decisioni prendere e la bipolarità caratteriale del Generale, sono espressamente descritte in ogni minimo particolare, attraverso qualsiasi forma corporea a disposizione

di un’artista cinematografico, dallo sguardo al sorriso, dai gesti fisici al tono di voce. La bellezza de “L’Ultimo Re di Scozia”, sta proprio nel riuscire a regalare allo spettatore un’avventura strepitosa nel lato oscuro del mondo, attraverso una storia veramente ben scritta e dei personaggi fantastici e realistici, che spiazzeranno continuamente il giudizio di chi sta osservando. Solo un film indipendente e lontano dalla filosofia semplicistica di stampo americano del bianco o nero, buono o cattivo, bene o male, poteva raccontare una storia così lontana dalle logiche economiche del mondo occidentale, in cui spietati despoti hanno mietuto centinaia di migliaia di vittime in circa 20 anni di dittatura ed in cui nessuno è mai voluto o potuto intervenire.

Potete trovare “L’ultimo Re di Scozia”, film interessante, divertente e di valenza storica, nell’iTunes Movie Store, al prezzo di 12,99 euro per l’acquisto in formato HD (disponibile solo per iPad e Apple TV), a 9,99 euro per l’acquisto in formato standard e a 2,99 per il noleggio in formato standard.

Pro: grande caratterizzazione dei personaggi, l’interpretazione di Forest Whitaker, il film vi aprirà gli occhi su avvenimenti poco conosciuti

Contro: non per tutti,  a volte troppo incentrato sui due protagonisti, la fotografia a volte è trascurata a discapito della storia.

Voto : 7,5

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