Dofus: Battles: la strategia incontra il MMORPG – la recensione di iPhoneItalia

Il mondo di Dofus compare per la prima volta nel 2004, in un MMORPG che prende piede grazie alla propria grafica colorata e ricercata e ad un certo livello di umorismo. Sull’onda di questo successo, ecco che arriva su iOs Dofus: Battles, un interessante strategico che mischia un classico gameplay da tower defense con elementi di RPG e che immerge il tutto nel mondo del ben noto MMORPG.

In realtà lo scenario e la trama non sono poi determinanti, e il giocatore che va di fretta e che vuole saltare le numerose schermate introduttive può farlo tranquillamente. Non è richiesta alcuna conoscenza di Dofus, e anche se è un peccato ignorare la presenza, alle spalle di questo titolo, di un intero universo completo e coesivo, bisogna anche ammettere che la trama non riserva tutto sommato grosse sorprese. In poche parole, gli eroi di Dofus trovano un sistema per “clonarsi” e interagire per la difesa di un drago che a quanto pare non è in grado di proteggersi da se.

Con queste premesse è chiaro che Dofus: Battles assume il gameplay di un castle defense, in pieno stile Plants vs. Zombies. Ogni livello di gioco si struttura in una griglia, su cui vanno posizionati i propri eroi, in modo da difendere il drago dall’attacco di numerosi nemici che arrivano dal lato opposto del reticolo. Ma se il merito maggiore del capolavoro PopCap è nella sua immediatezza, bisogna dire che Dofus: Battles richiede invece parecchia strategia in più…

Per cominciare, i personaggi si dividono in 12 classi, ciascuna con caratteristiche ben definite, difensive o offensive. Non sono disponibili tutti dall’inizio ma vengono reclutati man mano che si procede nell’avventura (attraverso una storia così ricca di colpi di scena da convincere anche il lettore più ben disposto ad ignorarla già dopo le prime schermate). I personaggi si incontrano sempre a coppie, uno offensivo, l’altro difensivo: le caratteristiche di ogni coppia sono tali da amalgamarsi perfettamente… ma non è detto che nel corso di una partita l’uso di un personaggio vincoli all’uso dell’altro. Anzi.

Inoltre tutti i personaggi sono soggetti ad un sistema di avanzamento in pieno stile RPG: si possono equipaggiare con armi e accessori speciali che ne migliorano tutte le caratteristiche di difesa ed attacco e che possono essere trovati o acquistati, tramite l’utilizzo dei proventi delle proprie vittorie. Questo aggiunge un notevole grado di profondità al gioco, e incentiva il giocatore e rigiocare ai livelli conclusi per fare un po’ di “grinding”, ottenere nuove ricchezze e potenziare i propri eroi.

Decidere chi schierare, e dove posizionarlo all’interno della griglia di gioco non è affatto semplice. Ogni personaggio dispone infatti di uno specifico raggio di azione, all’interno del quale può attaccare, che rende il gioco abbastanza vicino ad una partita a scacchi: occorre fare in modo di non lasciare zone “scoperte”, in cui possono intrufolarsi i nemici. Le cose si complicano perchè, diversamente da Plants vs. Zombies, Dofus: Battles è decisamente più vincolante nella gestione delle proprie truppe.

Per schierare degli eroi sul campo occorre avere un adeguato numero di frammenti di cristallo: ogni 5 frammenti è possibile posizionare un nuovo eroe. All’inizio di ogni partita vengono messi a disposizione del giocatore un certo numero di frammenti, che può usare per lo schieramento iniziale. Completato questo si preme il tasto “play” e la partita a inizio, con la prima ondata di nemici. A questo punto intervenire sul campo è comunque possibile, ma diventa difficile perchè non si hannno più le risorse (i cristalli) per farlo. Altri frammenti vengono resi disponibili man mano che si annientano le truppe nemiche, ma sempre in numero ridotto. E le nostre truppe, a loro volta, ricevono danni, quindi occorre sostituirle, curarle e potenziarle.

Un’amministrazione attenta diventa quindi essenziale per sopravvivere in ogni partita… e non è per nulla facile, perchè un errore anche da poco nella scelta degli eroi da schierare porta a morti ripetute, ingloriose e difficilmente controllabili. Con 28 livelli, Dofus non è un gioco semplice, anche se la difficoltà di ogni quadro può facilmente essere settata. E un po’ di odiato grinding, nella perfetta tradizione dei giochi di ruolo, sarà inevitabile.

Inoltre, per ragioni non sempre chiare, il gioco propone dei livelli-minigioco dove il giocatore deve guidare la carovana degli eroi utilizzando il tilt del proprio apparecchio. Pur non essendo per nulla sgradevoli questi livelli sono poco più di un intermezzo che non da un grosso valore aggiunto. Decisamente meno divertenti sono i minigiochi in stile memory musicale, che per fortuna si possono saltare.

Uno dei punti di forza di Dofus: Battles è senza dubbio la grafica. Sebbene il gioco manchi (almeno per il momento) di supporto retina, la sua realizzazione è davvero notevole. Ambientazioni varie e splendidamente realizzate, un character design divertente ed azzeccato, animazioni fluide e ben fatte lo rendono una vera gioia per gli occhi.

In conclusione è davvero difficile trovare dei difetti in questo titolo. Dofus: Battles è uno strategico divertente, originale, ben congeniato. Ha un livello di profondità davvero notevole e richiede una strategia non banale. I suoi elementi di RPG possono risultare sgraditi ai non appassionati, ma offrono un notevole livello di diversificazione al gameplay e ai personaggi, rendendo ogni partita virtualmente unica. Il gameplay mischia i classici elementi tower defense con Plats vs zombies, creando un’esperienza di gioco decisamente movimentata e divertente.
Se siete degli amanti della strategia, Dofus: Battles non può davvero mancare alla vostra collezione.

Dofus: Battles è disponibile su App Store a 2,39 € oppure in versione lite

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