Vi ricordate quando, in aprile, Steve Jobs fu chiamato a rispondere pubblicamente in merito al mini-scandalo LocationGate e si limitò a commentare il tutto con poche, semplici parole (Noi non spiamo nessuno. Google si)? A quanto pare, il CEO di Apple aveva ragione.
CNet riporta che Google Maps pul essere utilizzato per scoprire la posizione geografica di iPhone, iPad e MacBook che sono connessi ad una rete WiFi. Secondo la fonte della notizia, informazioni quali gli ID hardware e l’indirizzo MAC dei dispositivi vengono regolarmente inviate a Google durante l’utilizzo di Mappe. Questo sarebbe voluto direttamente da Google – continua CNet – per migliorare e rendere più intelligente la copertura delle aree geografiche.
Fino ad ora, teoricamente, non ci sarebbe nessun problema, ma in realtà non è affatto così. Google e Skyhook Wireless stanno infatti rendendo pubblici e quindi accessibili a tutti i propri database, il che significa che chiunque, conoscendo il vostro indirizzo MAC, potrebbe utilizzare Google Maps per tracciare la vostra posizione in ogni istante con un margine di errore pari a 100/200 piedi.
Secondo CNet il problema è più grave del previsto: si è scoperto, infatti, che circa il 10% di tutti i dispositivi corrispondono effettivamente ad un indirizzo fisico. Se ciò venisse confermato, Google si troverebbe in guai ben più seri rispetto ad Apple che giustificò il fenomeno LocationGate con la presenza di un bug in iOS, provando le sue affermazionee ponendo subito rimedio alla vicenda con un aggiornamento software.
Privacy, questa sconosciuta…
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