L’analista Gene Munster ha predetto una crescita delle vendite di iPhone e iPad superiore all’otto per cento rispetto a quello che è stato previsto dagli analisti di Wall Street per l’anno 2013. I ricavi di Apple, inoltre, dovrebbero salire del diciannove per cento nel 2012, e del diciassette per cento nel 2013.
Il futuro dell’azienda quindi, secondo l’analista, si prospetta alquanto roseo almeno per i prossimi due anni, raggiungendo i 140 dollari per azione entro la fine del 2012. Basti pensare che a giugno di quest’anno ogni singola azione valeva 81 $.
La crescita di Apple sarà quindi sempre trainata dalle vendite di iPhone, che secondo le stime di Piper Jaffray rappresenteranno il 49 per cento dei guadagni totali di Apple nel 2013. Il modello previsionale prevede inoltre che la crescita delle vendite di iPhone passi da un 30 per cento nell’anno 2012, a un 29 % nel 2013, con un prezzo medio di vendita che scenderà da 603 $ nell’anno 2012, a 565 $ nel 2013.
Queste stime di crescita non risulteranno più realistiche però se Apple dovesse presentare un iPhone entry-level a basso prezzo in un futuro prossimo. È da anni ormai che circolano voci insistenti relative all’uscita di un nuovo iPhone molto economico. Queste voci sono state nuovamente confermate quest’anno, in particolare grazie ad alcuni investitori Apple di Wall Street i quali credono che il lancio di un iPhone molto più economico potrebbe contrastare nettamente il mercato dei telefoni economici basati su sistema operativo Android.
Munster, tuttavia, crede che Apple non abbia bisogno di presentare un iPhone a basso prezzo per arrivare al 30 per cento di crescita predetto, facendo notare che con l’uscita di un modello di iPhone a prezzo ribassato, le stime fornite sulle unità vendute nel 2013 sarebbero troppo basse, mentre il prezzo medio di vendita risulterebbe, ovviamente, troppo alto.
Con l’uscita o meno di un iPhone economico, quindi, si scopriranno le intenzioni di Apple: mantenere una linea di profitti coerente, o combattere il rivale Google?