Treemaker: si, è carino, ma… – la recensione di iPhoneItalia

Valutare Treemaker è difficile:con questo gioco ho avuto un rapporto di amore-odio fin da subito. La sua resentazione è moderna e interessante, il suo gameplay originale… Eppure Treemaker rischia di diventare frustrante molto in fretta, portando il giocatore anche più serafico a vette di disperazione inaudita con la sua fisica sballonzolante e i suoi percorsi imprevedibili.

In Treemaker seguiamo le gesta di una creaturina nera con braccia da scimmia, che ha come unica missione nella vita quella di piantare alberi. Li pianta su delle piattaforme vagamente a forma di fungo, usand dei semi gialli già presenti. Il problema però è che questo “scimmietto” nero non riesce a fare nemmeno un passo sulle proprie gambe e per spostarsi deve oscillare sulle braccia, usandole come liane per passare da una piattaforma all’altra.
Con un tocco del dito viene lanciata la corda-braccio, e con un altro tocco rilasciata: ma occorre farlo con il giusto tempismo se non si vuole far precipitare l’eroe, o mandarlo a sbattere contro delle superfici off-limits, facendolo esplodere.

La fisica che regola oscillazioni e rimbalzi è discreta, ma non rende le cose più facili: per quanto i movimenti siano quasi sempre plausibili, risultano spesso del tutto imprevedibili. In altre parole: l’omino rimbalza attaccato alle sue braccia, in modo anche realistico, ma ogni volta inaspettato. Decidere quando rilasciare la presa è fondamentale perchè una volta cominciata, l’oscillazione dell’esserino attaccato alla liana diminuisce velocemente e se si vuole eseguire un buon lancio occorre pensare in fretta.
Il problema però è che il livello intorno a noi risulta completamente misterioso e si deve procedere a tentativi: si possono vedere solo le piattaforme immediatamente adiacenti alla creatura, ma spesso e volentieri proseguendo nel gioco sono richiesti dei “lanci” lunghi, che vanno fatti a occhio chiusi. Uno zoom è presente, ma troppo ridotto per essere utile a qualcosa e al giocatore non resta che sperare e memorizzare gli schemi. Purtroppo non esiste alcun tipo di visione complessiva del livello.

Personalmente ritengo che questo elemento sia di gran lunga quello più fastidioso e frustrante del gioco, perchè introduce una componente di casualità in un titolo che sembra puntare tutto su abilità e precisione. Ma anche la fisica un po’ imprecisa ha mietuto diverse vittime nei miei tentativi con questo titolo… Operazione che richiede comunque pochissimo tempo!
Un altro elemento assolutamente negativo è dato dall’esiguo numero di livelli: Treemaker ha solo 3 mondi, ciascuno composto da 6 livelli, per un totale di 18. Per allungare un po’ la longevità viene introdotta la consueta valutazione in stellette, assegnate in base al numero di “lanci” effettuati, e viene anche inserito un blocco per cui non si può accedere al mondo successivo se non si sono raccolte almeno due stellette in ognuno degli schemi del mondo precedente: un meccanismo un po’sterile e decisamente frustrante.

La presentazione grafica di Treemaker è invece uno dei suoi punti di forza: facendo leva sul trend moderno di una grafica semplice, colorata e ricca di svolazzi e spirali “organiche”, il titolo risulta assolutamente gradevole, nella sua assoluta semplicità.
Peccato che a presentazione non sia tutto: Treemaker, allo stato attuale, è un titolo interessante ma avrebbe un gran bisogno di alcune modifiche per risultare un po’ più godibile.

Treemaker è un’applicazione universale, disponibile su App Store a 0,79 €

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