Concluso l’affare con Motorola, Google interviene in difesa dell’azienda taiwanese con il passaggio diretto di 9 brevetti. L’arricchimento del proprio pacchetto brevetti è, infatti, una delle più importanti conseguenze delle acquisizioni di Google, che non disponeva ancora di un pacchetto adeguato di brevetti nel campo mobile. In questo caso Google interviene direttamente nella disputa legale fra HTC ed Apple.
Si tratta a tutti gli effetti di una vera guerra commerciale-mondiale quella che sta coinvolgendo tutto e tutti nella conquista del mercato globale della tecnologia mobile. E proprio mentre Apple sta bloccando in tribunale Samsung qua e là, Google decide di intervenire, per la prima volta, direttamente nel campo di battaglia per difendere HTC dal prossimo attacco della Mela. Ciò viene interpretato dagli esperti come una mossa obbligata di Mountain View, che ritiene troppo debole la posizione di uno dei suoi primi clienti del software Android.
Ricevere 9 brevetti “strategici” in omaggio da Google, dovrebbe permettere ad HTC di affrontare meglio l’attacco frontale di Cupertino. Google era evidentemente troppo preoccupata di veder soccombere anche HTC e ha deciso tatticamente per questa cessione.
Florian Mueller, esperto di FOSS Patents, ha dichiarato: “Google sa benissimo che HTC è sotto una tremenda pressione legale da parte di Apple, ed è stata la prima azienda ad essere chiamata in causa dalla Mela. Questo determina una fase molto avanzata della disputa legale, in un contesto dove HTC non possiede gli strumenti tecnico-legali per obbligare Apple ad un compromesso commerciale. La reale possibilità di perdere in tribunale la causa con Apple, preoccupa Google per le pesanti conseguenze che ne deriverebbero. Google dà in questo modo un chiaro segnale di aiuto e di reale sostegno dei suoi clienti, con lo scopo di rafforzare Android proprio nella fase di massima espansione ed affermazione nel mercato”.
L’aiuto di Google interviene sul mercato proprio dopo l’acquisizione di Motorola, manovra che ha preoccupato pesantemente in primis i clienti di Android. Non è un caso se Samsung sta facendo i conti per la possibile acquisizione di WebOS dalla HP e della possibilità di adottare Windows 8 sui propri tablet l’anno prossimo. Nei piani alti della HTC devono aver fatto qualche ragionamento simile, considerando anche la possibilità di altre acquisizioni (coraggiose) come quella ipotetica di una RIM, presente oggi sul mercato ad un prezzo acquistabile.
La scelta di Google di passare quei 9 brevetti è quindi molto importante, trasversale alla stessa causa legale Apple-HTC. Gli esperti prevedono addirittura la possibilità di Google di citare in causa direttamente Apple nel prossimo futuro.
Dalla Casa Bianca, intanto, il Presidente dei consulenti economici, Austan Goolsbee, ha fatto sapere che la situazione brevetti negli USA è alquanto “contorta”, e quindi si interverrà strutturalmente per impedire l’istituzione di cause legali “troppo facili”.