Ieri è stata presentata ufficialmente al pubblico l’alleanza commerciale tra Google e Intel. Qualche anno fa sul palco del Developer Forum, a parlare di alleanze strategiche, ci sarebbe stata la Microsoft al posto di Google (i tempi cambiano). Quella annunciata è una scelta precisa di campo del colosso dei micro processori che, in qualche modo, conferma le intenzioni di Apple, trapelate alcuni mesi fa, di abbandonare anche Intel (oltre Samsung) nella scelta dei prossimi processori degli apparecchi targati con la Mela.
La decisione di Intel appare quindi una mossa obbligata dal mercato, ma soprattutto dalle scelte di Apple. Oggi diventa ufficiale quindi l’abbandono di Cupertino dei processori Intel per il prossimo futuro, scegliendo così, come per i processori degli smartphone, quelli progettati direttamente dalla stessa Apple.
Allo stesso tempo l’acquisizione di Motorola, da parte di Mountain View, ha spinto Google alla ricerca di un importante alleato che riesca a garantire per i nuovi telefoni Motorola il meglio del mercato. Intel fornisce un po’ tutti i principali clienti del mercato informatico, Nokia compresa. La quale però si sta allontanando da Intel nella nuova politica Windows Phone.
In questa situazione globale, Intel è perfettamente allineata nelle scelte di Google, e di conseguenza questo matrimonio diventa una scelta obbligata per entrambi. Gli interessi coincidono e il futuro viaggia sullo stesso binario per i due giganti della tecnologia.
Al termine del suo intervento Paul Otellini, il CEO di Intel, ha invitato sul palco Andy Rubin, il responsabile di Android a Mountain View. Entrambi hanno quindi annunciato l’adozione dei processori classe Medfield, processori di nuovissima generazione, progettati esclusivamente per i bisogni del mercato mobile. I nuovi Motorola con processore Medfield dovrebbero debuttare per la prima metà del prossimo anno.
Paul Otellini si è mostrato entusiasta della scelta strategica di Intel, dichiarando: “Ogni volta che abbiamo collaborato con Google, sono venute fuori solo cose buone“.
David Wu, esperto analista di Indaba Global research, ha detto però che Intel non avrà un vero vantaggio coi nuovi processori prima del 2013, ricordando quindi il ritardo dei progetti di Intel nello sviluppo dei processori a basso consumo.
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