DragonVale rappresenta il primo passo dello sviluppatore BackFlip nell’intricato mondo dei freemium. Lo fa nella direzione del fantasy (in stile We Rule), strizzando un po’ l’occhio alla simulazione di animali (in stile Pretty Pet) e un po’ al classico gestionale. Eppure appare chiaro già dopo “pochi giorni” di gioco che la Backflip ha ancora parecchia strada da fare, almeno nel campo dei freemium.
In DragonVale dovremo costruire, gestire e amministra un’isola/parco dove si allevano i draghi. Bisognerà creare ambienti di vario tipo per ospitarli, nutrirli per farli crescere, incrociarli tra di loro per creare nuove razze e moltiplicarli in numero e dimensioni, in modo da attirare sempre più visitatori.
Il gioco inizia con un breve tutorial che ci illustra le basi del gameplay: comprare uova di drago, farle schiudere, inserire il drago nell’ambiente adatto, farlo crescere. Gli edifici da costruire sono di diverso tipo: innanzitutto ci sono gli ambienti per i draghi, che sono di diverso tipo (foresta, terra, fuoco e gelo). Poi occorre pensare a fattorie in cui far crescere i cibi con cui sfamare le creature (che purtroppo sono caramelle, e non vergini urlanti). Infine ci sono le decorazioni, con cui abbellire il proprio parco. Bisogna dire che uno dei limiti principali del gioco, almeno in questo stadio, è dato dallo scarso numero di edifici possibili: gli ambienti di gioco sono solo 4, e sebbene sia possibile potenziarli, la varietà è davvero ridotta. Anche gli edifici alternativi sono altrettanto esigui e finchè non si arriva a costruire la caverna per incrociare i draghi, questo limita notevolmente anche la varietà degli stessi.
La vostra isola non dispone di moltissimo spazio, e per ottenerne altro dovrete prima procedere con operazioni disbosco e rimozione dei massi (come si usava fare nei primi Harvest Moon!) e poi con l’acquisto di isole supplementari. Ma bisogna ammettere che dato il ridotto numero di edifici e decorazioni diversi disponibili, lo stimolo ad ingrandirsi è decisamente ridotto.
La mancanza di contenuti è il principale problema del gioco, seguito a ruota dalla mancanza di cose da fare: si tratta solo di ottenere caramelle, far crescere i draghi, e prendere i soldi. DragonVale si riassume in pochi tap sullo schermo, e per di più a una certa distanza temporale l’uno dall’altro. Il gioco, infatti, è decisamente lento e la ragione è presto detta: come tutti i titoli freemium si affida ad una valuta interna (in gemme) per fare soldi, e queste gemme servono esclusivamente a sveltire i tempi e le attese del gioco. Se è meritorio non aver reso nessun contenuto a pagamento, bisogna dire che questa scelta rende il gameplay decisamente noioso, anche perchè diversamente da altri titoli di questo tipo (Tiny Tower, per esempio) non è possibile procurarsi la valuta alternativa in alcun modo, se non pagandola con succulenti soldi “veri”.
Se volete accelerare un po’ i tempi, insomma, non vi rimane altre scelta se non scucire autentici euro, con i quali potrete acquistare gemme oppure denaro per altre costruzioni. Ma tutto sommato, che fretta dovreste avere? Il gioco è sempre lo stesso, gli edifici a disposizione anche, le aggiunte possibili poche.
La presentazione di DragonVale è abbastanza accattivante, con fondali pieni di colore, alberi variopinti e draghetti in stile Pokemon, ma anche in questo caso la mancanza di varietà finisce per rendere tutto un po’ noioso. DragonVale è un gioco gratuito, e nel provarlo non avrete nulla da perdere, se non qualche ora di tempo. Eppure difficilmente questo titolo riuscirà a coinvolgervi e a diventare un droga, come (purtroppo!!!) succede con tanti altri titoli freemium presenti sul mercato.
DragonVale è un’applicazione universale, disponibile gratuitamente