Su AppleInsider è stato pubblicato un interessante articolo che fotografa la situazione di App Store dal suo lancio a oggi. Dai dati forniti da Medialets emergono risultati interessanti: le applicazioni più votate e più scaricate sono, logicamente, quelle gratuite e si tratta soprattutto di giochi, piuttosto che di utilities o applicazioni produttive.
Se la percentuale di applicazioni gratuite sta diminuendo, c’è da dire che sta aumentando quella di applicazioni non gratuite, ma vendute a prezzi molto bassi. Questo ha prodotto un declino piuttosto netto (-39%) nel prezzo medio pagato per ciascuna applicazione.
Si può notare una tendenza – sia da parte dei clienti, sia da parte degli sviluppatori – verso i giochi: basti pensare che sul totale di applicazioni presenti domenica scorsa, il 27% sono giochi, in buona parte gratuiti e quasi tutti acquistabili con meno di 10 $.
Del resto, le stime di vendita relative ai giochi parlano chiaro: Super Monkey Ball ha fruttato a SEGA circa 4,9 milioni di dollari. Una cifra sorprendente, se si pensa che iPhone ha una target audience che si pensava non fosse composta proprio da ragazzini. Ma evidentemente qualcosa sta cambiando.