Che Apple sia sinonimo di tecnologia ed innovazione è cosa risaputa ed assodata, ma forse nemmeno i più accaniti fan boys si sono mai fermati a riflettere un attimo sull’enorme contributo che in realtà è stato dato dalla Mela allo sviluppo della Information Tecnology; si tratta di un apporto determinante tanto da poter parlare in diversi casi di Apple come uno spartiacque che si colloca esattamente tra un prima che oramai è superato ed obsoleto, ed il dopo, fortemente caratterizzato proprio da quanto è stato ideato e realizzato a Cupertino. Allora, anche col rischio di essere tacciati di fanatismo, vi vogliamo offrire un excursus sulle creazioni di Jobs e compagni a sostegno di questa nostra osservazione.
Cominciamo, dopo aver visto l’evoluzione del logo (che nella sua prima versione sembrava più che altro l’etichetta di uno sciroppo per la tosse), da quest’altra bella immagine:
A sinistra abbiamo l’Altair 8800, il primo computer a poter essere considerato un PC (nel senso di Personal Computer), non quindi uno di quei mega-calcolatori che si trovavano nelle grandi università e nei più importanti laboratori di ricerca ma il primo computer dotato di un solo microprocessore; apparve nel 1975 e diede di fatto il via all’età dei PC. Poco tempo dopo, Jobs e Wozniak assemblarono il loroApple I, ma è nel 1979 che, con l’Apple II, la casa di Cupertino lancia il primo PC in grado di funzionare appena tolto dalla scatola, dotato di funzioni utili alla gente comune e pensato per la prima volta non per essere utilizzato da ingegneri o tecnici del settore ma per l’uomo comune e per usi non necessariamente professionali. Ed Apple II fu unanimemente considerato il primo vero computer consumer…
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