In una testimonianza sotto giuramento avvenuta in un’udienza giuridica davanti al Senato, Suzanne Michel, ex ufficiale della Federal Trade Commission, avrebbe rivelato che i 2/3 delle ricerche in mobilità sul motore di ricerca del colosso di Mountain View sarebbero da attribuire a dispositivi iOS.
Dall’udienza sarebbe emerso che Google, Microsoft e Yahoo! avrebbero preso parte ad un’asta per diventare il motore di ricerca predefinito su Safari Mobile Web Browser presente su iOS. Come possiamo dedurre l’azienda vincitrice è stata proprio Google che, a causa di questo affare, presupponiamo sia tenuta a versare indefinite somme di denaro nelle casse di Apple. E’ inoltre lecito immaginare che, a pesare sulla decisione di Apple, sia stata sicuramente la qualità della ricerca offerta agli utenti.
La parte più interessante della testimonianza di Suzanne Michel sarebbe tuttavia da attribuire ad un dato che sicuramente non può passare inosservato: sembrerebbe che, nonostante il numero di terminali Android in circolazione, i due terzi delle ricerche in mobilità arrivi proprio dai dispositivi con installato iOS.