Draw Slasher: The Quest è il secondo tentativo, riveduto e corretto, di fare un gioco di combattimento basato su dei controlli tattili, tramite gestures. Sulla carta sembra la cosa più spassosa del mondo, una specie di unione fra Street Fighter e Fruit Ninja: ma la verità non è altrettanto positiva.
Il primo titolo di questa serie è Draw Slasher: Dark Ninja vs Pirata Monkey Zombies. A parte il nome chilometrico e la volontà di mischiare scimmie, zombie e ninja in parti uguali, questo gioco era abbastanza indegno di menzione e non è certo diventato famoso per la propria giocabilità… eppure c’era del potenziale: l’idea di controllare il proprio ninja tramite tocchi di pennello, con le gestures, era decisamente intrigante e riportava alla mente il capolavoro del genere, Okami, a cui il titolo si rifaceva anche per la grafica nipponica.
A distanza di un annetto, Mass Creation ci riprova e sforna un seguito: Draw Slasher: The Quest. La grafica incantevole è riveduta ed ampliata, la storia prima inesistente viene abbozzata, i contenuti si moltiplicano. E la giocabilità? Quella purtroppo è la stessa di prima.
Draw Slasher: The Quest segue le gesta di un ninja misterioso il cui villaggio viene messo a ferro e fuoco da una misteriosa invasione di scimmie-pirati-zombie.
Diversamente dal titolo originale, che seguiva una rigida ripetizione arcade, senza alcuno sviluppo, Draw Slasher: The Quest mette a disposizione una serie di modalità di gioco distinte, prima fra tutte quella Quest, che racconta la “storia” del nostro ninja oscuro e ci mette alla prova attraverso una serie di livelli successivi. Cambiano le ambientazioni e i nemici, sono presenti alcuni boss, e di tanto in tanto diventa necessaria anche un po’ di strategia. Insomma, c’è un po’ più di carne al fuoco: peccato che i controlli la rendano abbastanza indigesta da consumare.
I limiti di Draw Slasher: The Quest sono gli stessi del suo predecessore. I controlli, sebbene promettenti, si rivelano una tremenda delusione: il movimento avviene semplicemente toccando un punto dello schermo, ma è lento e poco pratico. Per non parlare dei colpi, che si assestano tracciandoli in tempo reale, come in un dipinto: il gioco non va in pausa mentre noi decidiamo dove colpire (come invece succede in Okami), e ci troveremo ad incassare parecchie botte mentre tracciamo linee sullo schermo. È possibile realizzare combo, ma non esistono mosse speciali da realizzare tracciando particolari simboli, e tutto si riduce a un passare la mano avanti indietro, scarabocchiando sopra gli zombie.
Oltre ai colpi base però possiamo contare su delle tecniche speciali, chiamate Ninjutsu, che si attivano con un semplice pinch sullo schermo quando si dispone di abbastanza energia: entriamo in una schermata di selezione e qui possiamo scegliere un’abilità. Queste ci permettono di congelare gli avversari, recuerare energia, sferrare attacchi super etc., ma il loro funzionamento è abbastanza basilare e si tratta solo di aspettare che si ricarichino.
I controlli son scomodi, a tratti ostici e quasi sempre noiosi. I loro limiti emergono con maggior chiarezza nelle modalità di gioco più arcade. Nel modo Challenges veniamo messi di fronte a degli obiettivi specifici (realizzare un certo numero di combo, non uccidere i nemici, non venire colpiti etc.), mentre in quello Survival potremo affrontare ondate successivi di nemici in diverse ambientazioni, e cercare di sopravvivere (come nel titolo originale). E infine non dimentichiamoci della modalità multiplayer (anche se tramite Game Center risulta assolutamente impraticabile).
La grafica del gioco è decisamente un dei suoi aspetti migliori: le ambientazioni sono interessanti, le animazioni discrete (anche se non sempre fluide). Anche le musiche sono gradevoli. Draw Slasher: The Quest ha stile, questo è innegabile: l’atmosfera nipponica e cupa, le scimmie inquietanti, il rosso dei segni tracciati sullo schermo, lo rendon un gioco particolare e fascinoso. Peccato che la giocabilità lascia ancora parecchio a desiderare e nonostante le premesse intrigant Draw Slasher: The Quest risulti noioso dopo pochi minut di gioco.
Draw Slasher: The Quest è un’applicazione universale disponibile su App Store a 0,79 €, o in versione Prologue, gratuita