Dead End è un titoletto arcade semplicissimo, che è passato un po’ troppo inosservato per i miei gusti. La dinamica è semplicissima, il gameplay senza pretese: eppure questo titolo sviluppato senza pretese offre un divertimento un po’ assurdo e un po’ casuale che ben pochi giochi stellettati riescono a dare.
Per iniziare con un paragone illustre Dead End ricorda un po’ King Of the Opera. Solo che qui ci sono gli zombie, e non i cantanti lirici, ma questi sono inutili dettagli! Il sistema di controllo ha qualcosa simile: il nostro personaggio corre come un matto in preda al panico e toccando lo schermo si mette a ruotare su se stesso, sparando all’impazzata in maniera assolutamente casuale. Molto, in Dead End, è lasciato al caso, e in un certo senso è uno dei lati più divertenti del gioco. Il controllo del personaggio è volutamente impreciso e approssimato e vedere il nostro povero eroe dimenarsi per lo schermo tra frotte di zombie è decisamente gratificante, così come vederlo sparare in cerchio, ignorando la direzione di provenienza degli zombie.
Le armi a disposizione sono parecchie, ma i proiettili sono sempre limitati e questo crea un’ulteriore complicazione: per girare il personaggio si deve obbligatoriamente sparare e questo porta a consumare proiettili. Ovviamente di tanto in tanto compaiono sullo schermo dei rifornimenti di munizioni ed armi e dei kit di pronto soccorso per curare i danni subiti: bisogna essere pronti a ghermirli e prestare attenzione, in modo da non trovarsi accerchiati e senza munizioni.
La nostra salute è indicata in alto a destra con tre croci: toccare uno zombie non vuole dire necessariamente essere morsi, e se ci si sposta velocemente possono essere sfiorati senza subire danni. Le munizioni sono indicate subito sotto: abbiamo a disposizione mitragliatrici, shotgun, pistole, lanciafiamme… ma la nostra scelta si limita a cosa raccogliere, perché le armi non possono essere né accumulate né cambiate nel corso del gioco.
Dead End, insomma, è un gioco semplicissimo: premendo sullo schermo possiamo solo decide da che parte far correre il povero malcapitato, mentre ondate successive di zombie sempre più numerosi, sempre più grossi e sempre più cattivi ci costringeranno prima o poi ad un’inevitabile fine. Eppure nella sua semplicità, Dead End offre una meccanica che ha qualcosa di intrigante: forse la casualità dei movimenti del protagonista, o il suo girare convulso, o la disposizione degli zombie sullo schermo, che ci inseguono lenti come broccoli e feroci come verdure arrabbiate, o il loro esplodere in una cruenta pozza di sangue…
Insomma, Dead End è un titolo arcade semplicissimo e facilissimo, eppure a dispetto della sua semplicità ci si trova a fare partita dietro partita. Difficilmente durerete più di qualche minuto: ma saranno minuti decisamente divertenti.
Dead End è disponibile su App Store a 0,79 €