Robo5: un puzzle di robot – la recensione di iPhoneItalia

Qualche mese fa un gioco per console fece scalpore, per via del suo impegnativo livello di difficoltà e soprattutto per i temi un po’ hot legati alla sua storia. Stiamo parlando, ovviamente dello splendido Catherine, un titolo che ha riscosso moltissimo successo… troppo per non essere prima o poi “re-interpretato” con una “conversione” iOS. Eppure i bambini stavolta possono dormire tranquilli: Robo5 prende spunto a piene mani dal gameplay ma immerge tutto nei tomi fiabeschi di un’avventura tra robot.

A dire il vero andrebbe precisato che anche l’ambientazione di Robo5 non è proprio originalissima: questo robot un po’ arrugginiti e un po’ romantici, privi di voce ma pieni di sentimenti più che umani ricordano sempre molto quelli del bellissimo Machinarium, e ultimamente suApp Store sono di gran moda. Eppure, nonostante tutti questi spunti, Robo5 riesce ad essere un gioco originale, divertente e anche nei limiti del possibile, innovativo.

Dopo una bella frase di Nietzsche, il gioco si apre con una breve nitro sul nostro piccolo robot: non sa più chi è o dove si trova, ma una voce misteriosa lo guida ad avanzare attraverso livelli impervi pieni di scatoloni ammonticchiati. Lo scopo del gioco è arrivare in cima a questa montagna di scatole, saltandoci sopra e aprendo una via tra di esse a furia di spinte, balzi e mosse laterali. Lungo il nostro cammino troveremo anche dei cubi da collezionare, in base ai quali otterremo un punteggio in stellette alla fine di ogni schema.

Se Catherine è reso impegnativo dal perenne senso di urgenza della scalata, Robo5, bisogna dirlo, è decisamente più rilassato: non ci sono limiti di tempo, se non nei livelli finali di ogni mondo (ma anche in questo caso non dovrete certo sudare per arrivare fino in fondo). Lo sforzo di Robo5 è diverso ed è tutto mentale: mischiando in maniera decisamente sapiente elementi platform con riflessioni puzzle, in Robo5 dovrete stare attenzione a spostare i blocchi giusti nel posto giusto, per non rimanere bloccati lungo il vostro percorso.
Insomma, una specie di versione piramidale e tridimensionale del classico Sokoban: Robo5 è, in fondo in fondo, un puzzle game e se questo aiuta a differenziarlo notevolmente dal suo modello (Catherine) è anche vero che in un certo senso lo rende un po’ meno originale, nel panorama iOS.

Ed è anche, puntualizziamo, un puzzle game decisamente non banale. Il primo mondo serve a mo’ di tutorial, ed è facile farsi ingannare: le cose non sono poi così semplici. Spesso il percorso è quasi “obbligato”, ma non mancano, proseguendo nel gioco, momenti di autentica disperazione dove non si capisce proprio più quale potrebbe essere la strada. I blocchi che si possono spostare posso anche, in determinati casi, crollare, impedenti al robot di raggiungere la cima o addirittura schiacciandolo con il loro peso. Per fortuna esiste un pulsante di undo, perché è anche troppo facile trovarsi in situazioni irrisolvibili e complicate.

Quello che lascia più perplessi sono i controlli, decisamente immediati, ma non sempre funzionali. Tutto in Robo5 si esegue con un semplice tocco sul cubo con cui si intende interagire. I cubi possono facilmente essere trascinati, e il nostro robot può aggrapparsi ad essi con le mani e saltare, ma le possibilità di movimento sono limitate e non sempre chiarissime. E’ inoltre necessaria una serie decisamente ridondante di tocchi per eseguire determinate operazioni, che spesso finiscono per risultare un po’ frustranti. Tutto sommato, con dei controlli simili, è una fortuna che in Robo5 non ci siano elementi di azione, ma sia tutto decisamente virato verso il lato puzzle.

La storia del robot in crisi di identità è promettente, e la voce che ci accompagna, e ci parla in continuazione nel mezzo del gioco (spesso risultando quasi distraente) sono uno spunto interessante. Dalla voce in particolare potremmo apprendere poco per voltar scampoli di informazioni, in una maniera originale e interattiva mai vista prima in un titolo di questo tipo. Certo, a dispetto delle pretese intellettualistiche della citazione iniziale, non è una storia di quelle che cambiano la vita… del resto nemmeno Machinarium è esattamente un capolavoro in questo senso, ma entrambi i titoli fanno del loro meglio per creare dei personaggi e delle situazioni con cui identificarsi. Machinarium ovviamente è ad un diverso livello narrativo, ma per essere un semplice puzzle Robo5 è decisamente interessante.

Il comparto tecnico del gioco, a sua volta, è molto ben realizzato. La grafica è pulita e offre una buona varietà, riuscendo a rimanere sempre piacevole e chiara. Il robot è triste quanto basta per attirare la tenerezza di chiunque e le sue animazioni robotica a sufficienza da strappare un sorriso.
Nel complesso quindi Robo5 è davvero un puzzle game superiore alla media: mischia tante ottime idee e riesce comunque a garantirsi un suo spazio di originalità. Ha un gameplay vivace e intelligente, che si sposa ad una grafica meravigliosa e ad una longevità di tutto rispetto: insomma, è uno di quei titoli che meritano davvero l’attenzione degli appassionati.

Robo5 è diponibile su App Store a 1,59 €

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