Il Film della settimana scelto da iPhoneItalia #49: la recensione di “Romanzo criminale” (2005) [iTunes Movie]

Torna la rubrica con i migliori film dell’iTunes Movie Store, in collaborazione con jtzmovies.it, così da poter dare agli utenti consigli sui titoli da acquistare o noleggiare. Oggi vi presentiamo “Romanzo criminale” (2005) di Michele Placido ed interpretato da Pier Francesco Favino, Kim Rossi Stuart, Riccardo Scamarcio e tanti altri grandi attori italiani. Il film ha avuto un buon successo di pubblico per il mercato italiano (budget iniziale 2 milioni di Euro, incasso globale circa 7 milioni di Euro), un buon riscontro da parte della critica ( punteggio trovacinema 3,6/5 secondo le maggiori testate cinematografiche italiane) e si è accaparrato i maggiori premi di settore del nostro paese : 8 David Di Donatello, 5 Nastri d’Argento e molto altro.

Il Libanese e suoi amici d’infanzia, tutti con soprannomi altisonanti come il Dandy, il Freddo, il Secco o Er Bufalo, capiscono che la città in cui sono cresciuti, Roma, non ha capi né padroni e decidono di mettere in atto una alleanza tra varie “Batterie” per la conquista della Capitale. Il film si snoda durante 25 anni di Prima Repubblica, quella del lusso e della ricchezza per tutti ma anche del terrorismo, della strategia della tensione e degli intrecci oscuri della politica, percorrendo le gesta di quattro ragazzi che sognavano di formare una Banda che comandasse Roma ritrovandosi coinvolti in intrighi che hanno segnato la storia recente di tutto il paese. Diretto da Michele Placido, alla sua settima fatica dietro la macchina da presa e curato dai migliori tecnici del cinema italiano, come  Sandro Petraglia e Stefano Rulli per la sceneggiatura, Luca Bigazzi alla Fotografia e Paola Comencini alla colonna sonora,  “Romanzo criminale”, è un’opera che ha fatto riscoprire alle nuove generazioni La Banda Della Magliana e le sue feroci gesta. Quest’opera, tratta del libro

omonimo di Giancarlo De Cataldo, è stato un successo lento: andato benino al botteghino è poi divenuto un cult, vendendo tantissimo in Dvd e trasmesso svariate volte nei piccoli schermi, tanto da ispirare una serie televisiva di grandissimo successo. Per fare un esempio di quanto sia entrato nell’immaginario collettivo giovanile, molti giornali hanno attribuito la cusa della nuova spirale di violenza romana legata alle bande proprio il successo televisivo dei due format per il grande ed il piccolo schermo ispirati al best seller in questione. Il film in effetti è molto avvincente e ben costruito, sia per quanto riguarda la trama, in cui viene ripercorsa la macabra storia recente del nostro paese attraverso una narrazione principale molto ben articolata, sia per la recitazione, raggruppando i migliori giovani attori italiani (Kim Rossi Stuart, Accorsi, Santamaria, Favino, Scamarcio). Placido alla regia completa l’opera, superando se stesso ed avvicinando lo stile al polizesco francese, fucina di grandi action storici. Nonostante il film non introduca nessuna novità

giornalistica sulla vicenda della Banda della Magliana, i fatti sono ben delineati ed infatti, poichè nemmeno la giustizia è riuscita a collegare la Banda con i casi di Aldo Moro, Pecorelli, la strage di Bologna o L’attentato al Papa, il regista lascia la macchinazione ad una figura esterna, occulta e forse irriconoscibile (anche se alcuni lo hanno associato a Licio Gelli), che dall’alto del suo potere super partes, gestisce le vicende del belpaese usando i personaggi della storia come marionette inconsapevoli. Anche la giustizia rispecchia la visione socialmente pessimisitica di Placido, con un commissario Scialoja, unico antagonista dell’organizzazione criminale, che non rispecchia il poliziotto hollywoodiano trasparente e idealista ma bensì un uomo non da meno rispetto agli spietati assassini che cercano la conquista della capitale. La pellicola in sostanza non ha velleità culturali o storiche ma semplicemente cerca di intrattenere il pubblico con una storia inventata sotto molti aspetti e con solo una base di verità certa, quella del sottofondo storico, politico, e sociale dell’Italia alla fine della

Prima Repubblica. Se c’è da muovere una critica a “Romanzo criminale”, questa è sicuramente sull’aspetto fin troppo attraente dei banditi, forse troppo belli, affascinanti ed intelligenti rispetto a quelli che poi si sono dimostrati, basti vedere le interviste fatte da History Channel subito dopo la messa in onda della seconda serie del telefilm, ai sopravvissuti di queste vicende.

Potete trovare “Romanzo criminale” nell’iTunes Movie Store al prezzo di 7,99 Euro per l’acquisto nel formato standard ed a 2,99 Euro per il noleggio sempre nel formato standard. Buona visione!

Pro: i migliori attori italiani della nuova generazione, film molto divertente, modello registico innovativo per l’Italia.

Contro: non è assolutamente un film storico, mitizza i componenti della banda della Magliana, forse troppo lungo.

Voto: 7,5

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