“0,79€ per un’app?!? Costa troppo!”: del perché ci spaventa spendere meno di 1€ per acquistare un’app

Un interessante articolo apparso su danariely.com, e ripreso da blogmac, cerca di spiegare perché tante persone sono terrorizzate  dallo spendere meno di 1€ per acquistare un’app per il proprio dispositivo, magari pagato anche più di 700€, mentre non si fanno problemi a spendere 5€ da Starbkucks per acquistare un Frappuccino o 8€ per vedere un film al cinema…

Gran parte delle persone, durante il giorno, non si pongono nemmeno il problema di spendere due euro per un qualsiasi oggetto, mentre 0,79€ diventano improvvisamente importanti se si tratta di acquistare applicazioni su App Store… ed è molto difficile convincerli a investirli, magari anche per un’app molto utile che dura praticamente per sempre. Ma perché avviene tutto ciò?

Secondo Dan Ariely, la risposta è molto semplice: tutti noi siamo portati a gestire gli acquisti a compartimenti stagni, relazionandoli alla categoria di appartenenza.

Siamo ancorati al prezzo delle categorie di oggetti, quindi quando pensiamo al caffè, paragoniamo il costo dello stesso alle altre bevande. Quando pensiamo alle applicazioni, le paragoniamo solo agli altri acquisti digitali. Così, quando pensiamo di acquistare un’applicazione da un dollaro, non iniziamo a chiederci quale piacere ci darà questa applicazione da un dollaro – e nemmeno confrontiamo il relativo piacere che ricaviamo da essa con quello che ricaviamo da un caffè da quattro euro. Nella nostra mente, queste sono due decisioni separate.

Su App Store, il prezzo minimo è pari a 0€, dato che ci sono tantissime applicazioni gratuite, e questo fa sì che 0,79€ sembrino improvvisamente tanti. Per Dan Ariely, paradossalmente, le cose avrebbero potuto essere diverse se Apple avesse imposto un prezzo minimo diverso da zero, ad esempio 0,10€: in quel caso saremmo stati ben disposti ad investire un euro per acquistare singole app, perché l’idea generale non sarebbe più stata quella che le app devono essere tutte gratuite, ma che le stesse app debbano invece costare un qualcosa, anche se minimo.

Solo in questo caso diventerebbe più semplice spendere 1€ per un’app, così come spendiamo 5€ per un Frappuccino. E solo così potremo non fare la fine dell’amico in basso:

 

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