Tutti su iPhoneItalia sanno che per me twitter è una vera e propria droga, costante oggetto di lazzi e battute da parte di amici e familiari. Twitto a livelli di spam, e nei giorni peggiori è praticamente l’unico hobby che porto avanti. Quando ho sentito parlare di un gioco che si integrava a twitter e lo portava all’interno del suo gameplay mi sono letteralmente precipitata e ho messo le mani su Tweet Land.
Le premesse erano a dir poco ideali: una grafica retro, un titolo di guida arcade, e tutto questo compenetrato con twitter, che va ad influire su ogni livello in maniera diversa. Come non amarlo? Peccato che Tweet Land parta da questi intriganti elementi e non riesca a svilupparle appieno, limitando fortemente l’esperienza di gioco.
Lo scopo del titolo è quello di guidare la propria macchina alla fine del livello, facendole evitare il traffico e le numerose insidie di cui ogni schema è costellato, in maniera sempre diversa e del tutto imprevedibile. Perché Tweet Land analizza gli argomenti di cui si disquisisce su twitter e, a seconda delle prole adoperate sul celebre social network, mette il giocatore davanti ad ostacoli diversi. Ostacoli di ogni tipo: atterraggi di emergenza in mezzo all’autostrada, tori scatenati, gang di motociclisti, La Morte, terroristi, Ufo, terremoti, piogge di meteoriti e chi più ne ha, più ne metta.
Allo stesso modo potremo anche ottenere dei potenziamenti, sotto forma di kit di pronto soccorso e armi, con cui accumulare punteggi sempre più elevati.
All’inizio di ogni livello compare un indicazioni sugli argomenti che verranno presi in esame, e mentre si gioca, nella parte bassa dello schermo, compariranno i tweet “incriminati”. Per giocare non è nemmeno necessario avere un account su twitter e non si avrà alcun tipo di interazione reale né con i propri contatti, né con il social, che viene usato solo “in lettura”. Certo, è un modo interessante e innovativo per introdurre un elemento di imprevedibilità al titolo… ma purtroppo il tutto finisce qui. Ed è un vero peccato. Le parole sono tutte in inglese e anche leggere i tweet non porta grosse soddisfazioni. Insomma, la parte di integrazione con il social-network è decisamente deludente, inutile negarlo.
Tweet-Land, a dispetto di questo, è un titolo abbastanza interessante. I comandi sono semplicissimi, decisamente fluidi e molto immediati: con una cloche nella parte in basso a sinistra dello schermo si controlla la macchina, che può spostarsi liberamente in giro per lo schermo. Per arrivare in fondo al livello dovremo cercare di limitare i danni alla nostra macchina, indicati in maniera poco chiara da un simbolo in alto a destra, e dal progressivo deteriorarsi della macchina stessa, da convertibile rossa… a skateboard.
In realtà però centrare le altre macchine e sfasciarle fa accumulare punti, quindi bisogna bilanciare bene le due componenti in modo da arrivare vivi… ma con un bel punteggio.
Il livello di difficoltà del gioco, occorre dirlo, è decisamente ridotto: arrivare in fondo ai livelli è praticamente scontato, e il fascino del titolo viene più che altro dal perfezionamento del punteggio.
La longevità, di conseguenza, è limitata: è vero che ogni livello è tecnicamente sempre diverso, ma è anche vero che sono in numero decisamente limitato: 24, divisi in due mondi differenti… e con un gameplay abbastanza ridondante. Tweet Land stanca in fretta, bisogna ammetterlo, e la mancanza di un tutorial esplicativo delle dinamiche di punteggio costituisce l’unico margine di difficoltà del titolo, e obbliga il giocatore a procedere un po’ per tentativi.
Il comparto tecnico è piacevole, se apprezzate la grafica retro, ovviamente! Anche la colonna sonora è abbastanza orecchiabile e non ripetitiva. Gli effetti video sono numerosi e offrono una certa varietà in ogni livello, mentre le ambientazioni, per il momento solo due, non sono più di tanto caratterizzate. Peccato anche non poter scegliere fra diverse vetture, magari da sbloccare tramite achievements, che avrebbero aggiunto un po’ di profondità al titolo.
Tweet Land è un gioco simpatico, ma una grossa promessa mancata. La sua integrazione con twitter è in realtà puramente simbolica, e dopo pochi minuti non rimane molto con cui confrontarsi: il gameplay è abbastanza ripetitivo e decisamente troppo facile per offrire un reale stimolo. L’ironia che lo permea è affascinante, ma purtroppo da sola non basta… Ed è un peccato: integrare elementi social all’interno del gameplay potrebbe offrire molto più che qualche imprevisto in real-time.
Tweet Land è disponibile su App Store a 1,59 €