Il possibile interesse di Apple nel rilasciare un set televisivo è un argomento che negli ultimi mesi ha attirato l’attenzione di molti, e non necessariamente in modo positivo. Ad essere coinvolti nella possibilità che Apple lanci la cosiddetta “iTV” sono ad esempio gli attuali proprietari del trademark, e non solo.
I dubbi sul nome sono molti, ma l’idea generale è che Apple deciderà o di effettuare una transizione con il nome “Apple TV” o di sceglierne uno completamente nuovo, la cui scelta più logica in questo caso ricadrebbe su “iTV”, tant’è che nel 2006 l’azienda californiana mostrò un’anteprima della propria “iTV”, rinominata poi in Apple TV poco prima del lancio nel 2007. I problemi nell’utilizzo di “iTV” non sono comunque pochi, vista la presenza di diverse compagnie che sfruttano il medesimo nome, come ad esempio il network inglese ITV. Oltre a quest’ultimo, comunque, ci sono altri che possiedono diritti di proprietà intellettuale sul marchio, ed uno di essi in particolare risulta decisamente preoccupato dell’ipotesi che Apple possa decidere di “usurpare” il termine.
Stiamo parlando di Patrick Hughes, presidente e CEO di iTV Entertainment, LCC, che nella giornata di domani renderà pubblica la questione nel tentativo di spingere Apple a discutere del trademark con l’avvertimento di un possibile ricorso a vie legali qualora venga effettivamente introdotto un dispositivo con tale nome. Hughes tuttavia, è importante sottolineare, non possiede il trademark di “iTV”, quanto piuttosto di “iTV Entertainment”, nonostante questa differenza venga ritenuta comunque tanto rilevante da causare non poca confusione nei suoi clienti.
L’intenzione di Hughes è di riuscire a persuadere Apple con lo scopo di raggiungere un accordo sull’acquisto del trademark attualmente da lui posseduto, ricevendo quindi una cospicua somma di denaro: egli avrebbe in tal senso proposto un paragone con la compagnia cinese Hisense che, in seguito al lancio di una I’TV Tablet Television, sembrerebbe essere interessata ad acquisire il trademark, dichiarando come “il tempo sta per finire, e sarebbe un vero peccato per Apple ed i suoi clienti se il trademark finisse nelle mani di Hisense”, cercando di spingere l’azienda ad entrare nel giro di trattative.