Altroconsumo torna all’attacco di Apple relativamente alle modalità di garanzia offerte; in questa situazione chiede aiuto ad altre associazioni europee tramite un appello diretto al BEUC, Bureau Europeen des Association des Consommateurs, per garantire i 2 anni decisi dalla legge.
In un comunicato diffuso questa mattina, l’associazione rende noto che invierà una lettera all’azienda tramite la quale chiederà che venga sospeso immediatamente l’unico anno di garanzia per adeguarsi alle norme Europee che sanciscono l’obbligo di almeno 2 anni. Secondo Altroconsumo, nonostante Apple sia già stata multata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (di oltre 900mila euro), la politica non è cambiata. Per dimostrare questo, alcuni membri dell’associazione si sono recati in un Apple Store a chiedere informazioni sulle varie modalità di garanzia; il risultato ottenuto è stato il consiglio di sottoscrivere un Apple Care per aver la completa copertura del device che si andrebbe ad acquistare. Il problema principale sta proprio nel fatto che l’azienda venda un qualcosa che dovrebbe essere offerto gratuitamente, questo naturalmente è sempre il pensiero di Altroconsumo.
Se la richiesta andasse a buon fine, la società di Cupertino si potrebbe scontrare con altre simili richieste provenienti da tutti gli stati in cui commercia i propri dispositivi con garanzia di 1 solo anno. Al momento, Apple ha tempo sino alla fine di Marzo per adeguarsi alle decisioni dell’Antitrust. Nel frattempo, Paolo Martinello, presidente del BEUC e di Altroconsumo, afferma che “le aziende diventano credibili quando rispettano le norme e le leggi a tutela dell’acquirente, come ad esempio la garanzia del prodotto”.
La stessa associazione invita gli utenti che hanno avuto esperienze negative a farsi avanti e promette assistenza legale nel far valere i diritti dei consumatori.
AGGIORNAMENTO: Secondo gli ultimi report, molte altre associazioni Europee hanno deciso di sposare l’idea di Altroconsumo. Al momento si registrano ben 11 realtà provenienti da altrettanti paesi Europei che hanno inviato una simile lettera ad Apple.
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