Nel corso dell’anno passato, Apple e tutto il mondo degli sviluppatori di app per l’iPhone venne invaso dal cosiddetto caso Lodsys. A distanza di un anno, l’azienda di Cupertino ha ricevuto un permesso limitato per intervenire in questa situazione.
Per chi non se lo ricordasse, la Lodsys e’ quell’azienda che nel corso del 2011 decise di far valere un brevetto riguardante gli acquisti in-app, da un preciso momento diede inzio ad una serie di avvertimenti e dispute legali nei confronti di sviluppatori di terze parti. Secondo quanto riportato dall’azienda stessa, Apple aveva ottenuto in licenza il brevetto e per tale motivo non poteva essere incriminata. Differente era la condizione dei singoli sviluppatori che non potevano utilizzare tale tecnologia.
Inizialmente Apple prese le difese dei piccoli dev, ma Lodsys non demordeva, tanto che molti abbandonarono la produzione di applicazioni sull’App store. A distanza di un anno, l’azienda di Cupertino ha ottenuto un permesso limitato per intervenire direttamente in questa situazione.
Eccovi in breve quanto riportato da Foss Patents:
Nell’agosto dell’anno passato, Apple ha inviato la richiesta di intervenire per proteggere i singoli sviluppatori dell’App store. Per mesi tale domanda e’ restata immutata, nel frattempo il giudice designato e’ cambiato ed una sentenza finalmente e’ stata emessa.
Quest’oggi la richiesta e’ stata accolta in parte, Apple potrá intervenire, ma solamente nelle questioni riguardanti la licenza del brevetto in questione.
Il giudice Rodney Gilstrap ha concluso dicendo che Apple puó intervenire e nuovi permessi potranno essere concessi a discrezione della corte.
Finalmente una buona notizia per Apple ed i suoi sviluppatori, si riuscirà a dimostrare che Lodsys non puó chiedere le royalty?
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