Tra le due ere “Apple” ecco cosa pensava Steve Jobs!

La vita lavorativa di Steve Jobs è sempre stata divisa in due parti: il periodo in cui creò la Apple con Woznizak e il momento in cui venne re-integrato in seguito al suo “esilio”. Tra questi due momenti intercorrono 11 anni: in questo periodo, quale era il pensiero di Jobs? Fast Company ha ritrovato un’intervista rilasciata dal co-fondatore proprio in quegli anni…

Alcuni sicuramente avranno pensato che gli 11 anni di “esilio” da Apple siano stati i più brutti della vita di Steve Jobs, tuttavia secondo Brent Schlender (l’autore dell’articolo) è stato uno dei periodi più felici dell’esistenza di Steve Jobs. Detto questo, ci piacerebbe riportare l’intera registrazione, ma la notizia risulterebbe essere davvero troppo lunga. Ecco allora che abbiamo deciso di proporvi i fatti salienti e più interessanti di una serie di pensieri mai sentiti sino ad ora.

Steve Jobs aveva un’idea rivoluzionaria, trasformare NeXT in una “Open Corporation” (un’azienda “pubblica”, ovvero una realtà in cui le azioni e le decisioni non fossero tra le mani di pochi investitori):

“Pensatela in questo modo, se guardate il vostro corpo, le cellule sono specializzate, ma tutte conoscono il piano finale, l’obiettivo. Noi pensiamo che la nostra azienda potrà essere la migliore solo se ogni singolo individuo potrà conoscere i nostri obiettivi e comprendere la realtà complessiva; allo stesso modo crediamo che moltissime piccole, medie e grandi decisioni potranno essere prese solo se la nostra gente è a conoscenza di tutto”.

Jobs paragona Sculley (CEO dell’azienda nel periodo di “esilio”) ad una strega malvagia del vecchio West: 

Sculley ha “avvelenato” la cultura dell’azienda. Gli anni passavano e Apple non riusciva a progredire, nel frattempo gli attacchi di Jobs diventavano sempre più pesanti:” al momento è come la strega cattiva nel Mago di OZ:’sto sciogliendo, sto sciogliendo’ la festa è finita. Non riesco a produrre un computer per salvare le loro vite. Essi dovrebbero spendere grandi somme di denaro nel design industriale e invece che fanno? Assumono Gil Amelio come CEO (AD della National Semiconductor)… è come se la Nike avesse assunto il ragazzo che ha creato la Kinney shoes”.

Invece che mandare il proprio assistente, Jobs preferiva andare di persona a comprare i regali per la propria famiglia:

Mi imbattei in una delle sue passeggiate e mi aggregai a lui per andare a comprare una nuova bicicletta per l’imminente compleanno di Laurene (la moglie); in 10 minuti siamo entrati ed usciti dal negozio di biciclette situato a Palo Alto. Questa la testimonianza che Jobs amava comprare i regali di persona, lo stesso CEO ha affermato di “non aver mai chiesto ad Andrea di comprarli per me. Ho sempre preferito recarmi personalmente presso i negozi”.

IBM non sa nulla dell’industria in cui opera:

“I dirigenti di alto livello di IBM non sanno nulla di computer. Niente. Niente. Le persone ai vertici della Disney, o da altre parti, conoscono moltissime cose sulla differenza tra un buon film ed uno pessimo”.

Jobs avrebbe potuto essere un consulente matrimoniale:

Un modo per far emergere la paura di una relazione è realizzare che i valori del partner sono uguali ai tuoi, che quello che interessa è la prima cosa che preoccupa. La mia opinione è che le paure non debbano essere nascoste per ottenere una buona relazione, sia un matrimonio che una partnership aziendale”.

Le aziende dovrebbero fare attenzione nell’incentivare i propri dipendenti:

“La struttura degli incentivi funziona. E’ necessario prestare grande attenzione riguardo all’azione per cui sono stati incentivati, questo perché differenti strutture potrebbero portare a conseguenze che non potete anticipare. Ogni dipendente della Pixar è incentivato a “costruire” l’azienda: c’è chi lavora al film, chi invece si occupa del CD-ROM e molti altri. Qualunque sia la combinazione di talento e lavoro, vogliamo che l’obiettivo finale sia sempre e solo il successo dell’azienda”.

Jobs “impazziva” per i dettagli, anche il muro del quartier generale della Pixar è stato costruito secondo le sue disposizioni:

Il muro del quartier generale è stato costruito in 12 tonalità differenti, se i colori non fossero stati distribuiti correttamente Jobs avrebbe imposto di abbatterlo e costruirlo di nuovo. Egli visitava il cantiere in tutti i momenti liberi, nel corso della notte si arrampicava sulle impalcature per vedere l’avanzamento dei lavori. Nessuno era in giro a quell’ora, ma le guardie notturne lo sapevano e l’hanno visto con i propri occhi.

Jobs probabilmente ha dato il compito a Walter Isaacson di scrivere la propria biografia, perché capisce che le persone ricordano le belle storie più di un buon prodotto:

“La tecnologia che abbiamo prodotto in questi ultimi 20 anni è diventata la base, lo strato fondamentale per la crescita mondiale. Quando Biancaneve venne rilasciato nuovamente in DVD, noi siamo state una delle 28 milioni di famiglie che sono corse ad acquistarlo. Questo è un film che ha ormai 60 anni, ma mio figlio lo sta ancora guardando ed amando. Personalmente credo che nessuno riuscirà a sconfiggere il Macintosh nei prossimi 60 anni a partire da oggi”.

Come precedentemente affermato, questi sono solamente i punti salienti dell’intervista. Per leggere l’articolo completo (in lingua inglese) collegatevi al sito di Fast Company.

[via|photo credits]

NovitàAcquista il nuovo iPhone 16 su Amazon
News