Apple cerca un accordo con la Commissione Europea per il prezzo degli ebook

La sospetta collusione che ha colpito Apple negli Stati Uniti era stata presa in esame anche dalla Commissione Europea dell’antitrust con un’investigazione verso la fine dell’anno passato. In questi giorni è emerso che l’azienda avrebbe proposto una soluzione per evitare di proseguire nella vicenda giudiziaria.

Nel corso delle settimane vi abbiamo raccontato l’evolversi della situazione in America riguardo la sospetta collusione di Apple con altri 5 editori sul prezzo degli ebook da pubblicare sull’iBookstore. Per chi non avesse seguito la vicenda, ricordiamo che l’azienda era stata accusata per aver concordato, con coloro che pubblicano i libri, determinati prezzi di vendita particolarmente alti; il motivo era naturalmente per favorire i guadagni portando l’intero mercato ad un livello più elevato di prezzo.

Vi abbiamo sempre parlato del lato Americano della storia, ma effettivamente anche la Commissione Europea dell’antitrust aveva iniziato ad investigare proprio nel dicembre 2011. L’ipotesi era che Apple strinse degli accordi con gli editori Hachette Livre, Harper Collins, Simon & Schuster, Penguin e Macmillan; nel comunicato stampa si legge che le aziende avevano “con l’aiuto della realtà di Cupertino, attivato un sistema anti-competitivo sul prezzo degli ebooks nell’area economica Europea, contravvenendo alle regole imposte dall’antitrust”.

Il risultato fu chiaro, tutti vennero “condannati” di aver manipolato i prezzi a proprio piacimento. Sino a qui non avrete notato nulla di nuovo, tuttavia pare che a Joaquin Almunia (capo della commissione dell’antitrust) sia arrivata una lettera in cui Apple e gli editori cercano di trovare un accordo per evitare un vero e proprio processo giudiziario.

“Gli editori stanno proponendo accordi per raggiungere rapidamente la risoluzione del caso”, egli ha affermato al Telegraph, “i termini non sono ancora stati discussi, tuttavia Penguin ha deciso di non partecipare a quest’iniziativa in quanto non ritiene di aver commesso alcun reato”.  Sebbene Apple abbia deciso di dichiarare guerra negli USA, pare invece che in Europa sia decisa a cercare il più velocemente possibile una soluzione.

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