Apple, Google, Microsoft ed altre aziende del settore sono state citate in giudizio da Potter Voice Technologies riguardo un brevetto sul controllo vocale.
Tra le moltissime dispute legali in sospeso, Apple si vede aggiungere un nuovo problema alla lunghissima schiera. In questo caso l’azienda Potter Voice Technologies ha deciso di citare in giudizio Apple, Google, Microsoft, Nokia, Research in Motion, Samsung, Sony, LG, Motorola, ZTE, Huawei, Kyocera, Sharp e Pantech, per un brevetto sul controllo vocale.
L’atto registrato a nome della suddetta società è il numero 5,729,659, sottoscritto da Jerry L. Potter nel 1998 ed è stato intitolato come un “metodo e apparato per controllare un computer digitale utilizzando input vocali”. Nonostante nella disputa siano state introdotte ben 15 differenti realtà, l’azienda pare abbia concentrato la propria attenzione solamente su Apple con Siri, Google con Google Voice Commands e Microsoft con Windows Speech Commands.
Come nella maggior parte di queste situazioni, Potter chiede un risarcimento per danni in seguito all’utilizzo inappropriato di un brevetto proprietario. La causa è stata depositata presso la corte distrettuale del Colorado, al momento nessuna società ha voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali.
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