PiperJaffray: la carenza di chip da 28nm non dovrebbe aver alcun impatto sul lancio del nuovo iPhone

In passato vi avevamo già parlato delle difficoltà che Qualcomm sta attraversando nella produzione dei chip da 28nm che dovrebbero rientrare nel nuovo iPhone. Nel frattempo PiperJaffray in una nota agli investitori ha confermato che il lancio dell’iPhone 5 non dovrebbe risentire dei problemi riscontrati dall’azienda produttrice di chip.

“La linea di fondo è che Apple dovrebbe riuscire ugualmente a lanciare l’iPhone 5 ad Ottobre, nonostante Qualcomm risenta di grandi problemi di fornitura dei chip da 28nm”, ha affermato l’analista Gene Munster in una nota agli investitori. Per chi non lo ricordasse, diciamo che Qualcomm è il primo grande fornitore di chip per la prossima generazione di smartphone; già in passato l’azienda aveva collaborato con Apple in tutti i dispositivi, anche nei recenti iPhone 4S e iPad 4G. Nei mesi scorsi vi avevamo parlato delle difficoltà degli impianti produttivi che avevano portato la società ad ampliare le proprie catene di montaggio per riuscire a soddisfare le richieste dell’azienda di Cupertino.

Secondo quanto riportato, PiperJaffray stima che all’80% Apple sarà in grado di produrre circa 49 milioni di unità nel trimestre con fine nel Dicembre 2012. Viceversa, nel caso in cui l’azienda dovesse risentire dei problemi di Qualcomm, si pensa che il tutto verrebbe posticipato nel Marzo 2013. “Noi crediamo che gli utenti non sceglierebbero di acquistare un altro prodotto a causa della mancanza di scorte da parte di Apple in seguito al lancio del nuovo iPhone”, scrive Muster nella nota, “restiamo comunque convinti che l’azienda non risentirà in nessun modo di tali difficoltà e la commercializzazione avverrà correttamente nell’Ottobre 2012”.

Come ultime affermazioni leggiamo di alcune ipotesi sulle caratteristiche del prossimo iPhone, nello specifico Munster è convinto che la parte posteriore sarà “di un metallo molto simile a quello che si può trovare sull’iPad”; allo stesso modo egli ritiene che vi sia il 50% di probabilità che il dispositivo abbia uno schermo più grande dei 4″.

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