Tim Cook: “Sempre più componenti dell’iPhone sono realizzati negli USA”

Durante il suo intervento alla D Conference di All Things, il CEO di Apple Tim Cook ha difeso le fabbriche che producono e assemblano l’iPhone in Cina, affermando anche che sempre più componenti del dispositivo sono realizzate negli USA, come i chip ARM e il Gorilla Glass. Facendo una battuta, Cook ha detto che “Potremmo aggiungere l’etichetta Made in USA accanto a quella Made in China”.

Cook ha anche ribadito che la società sta facendo di tutto per realizzare più componenti negli Stati Uniti e non a caso sono già iniziati i colloqui con diversi prodotti. Il CEO ha anche ribadito che una delle principali aree di produzione, quella degli stampi e dell’assemblaggio vero e proprio, non può essere portata ancora negli Stati Uniti in quanto vi sono pochi strumenti e pochi operai specializzati. Inoltre vi sarebbe bisogno di industrie più grandi, come quelle presenti in Cina.

Per quanto riguarda proprio il lavoro in Cina, Tim Cook ha ribadito che Apple sta facendo di tutto per controllare le condizioni di lavoro, diminuire le ore di straordinario e rendere il tutto più vivibile per gli operai asiatici. Cook però ha anche sottolineato che in Cina, e soprattutto alla Foxconn, lavorano molte persone che abitano a migliaia di chilometri da casa e preferiscono lavorare più ore possibili in uno o due anni per poi racimolare più denaro possibile nel minor tempo, in modo da poter tornare dai propri cari. Inoltre, Apple ha chiesto l’intervento di difese associazioni indipendenti per controllare le condizioni di lavoro in Cina, affermando anche che tutte le grandi multinazionali hanno sempre lavorato in questo modo senza mai preoccuparsi di nulla.

Ma Apple, continua Cook, ha anche creato posti di lavoro negli Stati Uniti, non solo direttamente collegati alla società, ma anche grazie alla cosiddetta “economia delle app”, grazie alla quale centinaia di migliaia di sviluppatori ora hanno un lavoro praticamente inesistente fino a qualche anno fa. “Tutto è cambiato rispetto al 2007, dato che prima per creare un’applicazione innovativa per, esempio, un PC, era necessario avere strumenti adeguati, personale e grandi uffici. Ora tutto è molto più semplice e innovare nel campo delle app è possibile anche se si è una software house indipendente”.

 

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