Un tribunale ordina ad Apple di consegnare informazioni sulla licenza dei brevetti entro l’udienza di giovedì

Il giudice Paul. S. Grewal ha accettato la mozione presentata da Samsung ordinando ad Apple di consegnare informazioni specifici aggiuntive in merito alle discussioni sulla licenza dei quattro brevetti interessati per quanto riguarda la richiesta di ingiunzione sul Galaxy Nexus.

La mozione è stata presentata da Samsung ed il giudice ha espresso il proprio parere al termine di martedì ordinando ad Apple di produrre la documentazione sulle discussioni che hanno avuto per la licenza dei 4 brevetti interessati. Il limite massimo entro cui Apple dovrà presentare le informazioni richieste è mezzogiorno, ora locale, di giovedì, quindi un’ora e mezzo prima dell’udienza con il giudice Lucy Koh.

Stando a quanto riportato da Florian Mueller di FOSS Patents l’obiettivo principale di Samsung è quello di smentire le dichiarazioni di Apple sull’esser stata irreparabilmente danneggiata con le vendite del Galaxy Nexus, accusato di aver violato la proprietà intellettuale della compagnia. Il giudice Koh potrebbe in questo caso ritenere più che sufficiente una compensazione monetaria per coprire i danni subiti da Apple, e questo permetterebbe al prodotto in questione di rimanere sul mercato. In casi come questo le attività per la licenza dei brevetti messe in atto da una compagnia possono influenzare l’approvazione di un’ingiunzione, e da qui la volontà di Samsung di ottenere le suddette informazioni.

Alcune delle informazioni richieste da Samsung sono state consegnate a marzo ed aprile, ma nonostante questo l’azienda sudcoreana si sarebbe più volte lamentata di come ciò non fosse sufficiente, presentando successivamente una mozione per obbligare Apple a rispettare le richieste del tribunale. La discussione sulla mozione è avvenuta martedì e chiedeva ad Apple di mostrare tutte le richieste per la licenza dei brevetti nel portfolio di Apple che potessero includere uno dei quattro interessati nella richiesta di ingiunzione preliminare. Un simile ordine avrebbe, stando a quanto dichiarato da Apple, posto un “inutile” fardello enorme sulla compagnia vista la necessità di recuperare una grande mole di informazioni, considerate poco inerenti, e per questo Samsung ha limitato la propria richiesta a soli due dipendenti appartenenti al dipartimento per il licensing.

Florian Mueller ha espresso il proprio parere sulla richiesta dei legali di Samsung, ritenendola più che legittima, mostrandosi tuttavia in disaccordo con il pensiero del giudice Grewal, secondo cui la volontà di Apple di concedere in licenza un brevetto sia solamente questione di trovare il giusto prezzo. Apple infatti possiede il più ampio margine di profitti dell’intera industria e, salvo alcuni scenari, in nessun caso qualcuno potrebbe pagare una cifra tale da spingere l’azienda californiana ad aderire ad un sistema di licenza all’ingrosso dei propri brevetti e tecnologie.

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