Nella giornata di ieri vi avevamo raccontato dell’imminente processo tra Google Motorola e Apple in programma questo lunedì, secondo quanto riportato da alcune agenzie di stampa e da FossPatents, il giudice Posner ha ufficialmente cancellato il processo con giuria in quanto “entrambe le aziende non hanno diritto al risarcimento danni”.
La vicenda tra Google Motorola e Apple si è protratta per un lungo periodo, tuttavia pare che non sia destinata a finire molto presto. Dopo numerose mozioni, delibere a favore o sfavore, pare che il giudice che avrebbe dovuto presiedere il processo abbia ufficialmente cancellato quanto in programma lunedì 11 giugno, in quanto le “aziende non hanno diritto ad un risarcimento danni”. Nonostante tale svolta nella vicenda è doveroso ricordare come questo non porti alla conclusione della disputa giudiziaria, infatti il giudice ha solamente cancellato il processo con giuria, non ha posto fine al contenzioso tra le società.
Il motivo di tale decisione è semplice, una giuria risulta essere necessaria nel momento in cui si debbano accertare delle responsabilità con conseguente risarcimento in denaro. Il processo tra Motorola e Apple è solamente inibitorio, ovvero lo scopo finale non è quello di ricevere una somma di denaro, ma inibire la vendita di determinati dispositivi. Per questo motivo, dato comunque che le aziende non hanno diritto al risarcimento, la giuria non è più necessaria poiché l’inibizione può essere decisa dal giudice stesso, anche se naturalmente saranno da effettuare determinati accertamenti sulle responsabilità.
Attualmente Posner non ha ancora deciso se le parti in causa hanno diritto ad un provvedimento ingiuntivo, nel caso in cui egli decidesse di seguire tale strada, allora potrebbe iniziare un processo con testimoni da portare davanti al giudice, ma sempre senza giuria. Apple pare essere particolarmente interessata ad una soluzione di questo tipo, in quanto un’ingiunzione sarebbe sicuramente più preziosa di un qualsiasi risarcimento in denaro.
Vi aggiorneremo nel momento in cui il giudice scriverà la propria decisione.
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