Kodak, come tutti noi sappiamo, è ufficialmente in bancarotta, per questo motivo nella giornata di mercoledì si terrà l’asta per la vendita dei brevetti proprietari dell’azienda. A capo dei gruppi di società che si contendono i documenti troviamo da una parte Google e dall’altra Apple, quest’oggi sono state avanzate le offerte di entrambi i movimenti, tuttavia appaiono essere troppo basse rispetto alle aspettative.
L’azienda orientale Kodak, colosso del settore fotografico e non solo, ha dichiarato bancarotta nei primi mesi del 2012. Dopo aver tentato inutilmente di avviare dispute legali contro altre aziende del settore per riuscire a guadagnare denaro, non resta che vendere i brevetti proprietari in modo da sanare i debiti e chiudere definitivamente la propria storia.
Nella giornata di mercoledì si terrà l’asta ufficiale che porterà alla vendita dei documenti, tuttavia sappiamo che i contendenti all’acquisto dei suddetti sono due gruppi di società del campo dell’elettronica capeggiati da Apple e Google. Quest’oggi, secondo il Wall Street Journal, sono state avanzate le prime offerte.
Innanzitutto è doveroso ricordare che Kodak ha valutato i propri brevetti circa 2.6 miliardi di dollari, una cifra decisamente elevata che non rispecchia quanto offerto dai possibili acquirenti. Secondo l’articolo pubblicato, i gruppi avrebbero offerto una cifra compresa tra i 150 milioni di dollari e i 250 milioni di dollari.
Sebbene inizialmente tali cifre possano sembrare molto basse, il Wall Street Journal ci tiene a sottolineare che le trattative potrebbe lentamente far lievitare il prezzo, ricordiamo infatti che Google non molto tempo fa ha acquisito brevetti Nortel alla “modica” cifra di 4.5 miliardi di dollari. Il punto importante è che il colosso di Mountain View inizialmente offrì “solo” 900 milioni di dollari, concludendo ad un prezzo 5 volte superiore.
Quasi in risposta alle offerte dei gruppi di acquirenti, una fonte interna a Kodak fa sapere che il minimo indispensabile per aver un effetto positivo sul portafoglio dell’azienda sia di almeno 600 milioni di dollari. L’asta deve ancora cominciare ufficialmente, tuttavia si pensa che oltre la suddetta cifra proprio non si potrà arrivare, avanti con la prossima offerta.
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