L’iPhone 5 è dotato di tecnologia LTE (Long Term Evoluzion), uno standard mobile a banda larga veloce, flessibile e progettato per il futuro. Eppure LTE è una tecnologia ancora giovane, non esente da qualche difetto. In questo articolo faremo una panoramica completa dell’LTE e dei possibili risvolti per il futuro.
LTE è uno standard mobile a banda larga progettato dal 3GPP (3rd Generagion Partnership Project), gruppo che ha sviluppato tutti gli standard GSM dal 1999 ad oggi. Le reti cellulari sono nate come sistemi analogici a commutazione di circuito, con un sistema molto simile a quello utilizzato dalla rete telefonica pubblica commutata (PSTN).
La seconda generazione, la GPRS, ha aggiunto i dati (dial-up modem speed) e ha portato prima alla nascita dell’EDGE e poi del 3G, tecnologia, questa, che tratta voce e dati come bit che passano contemporaneamente sulla stessa rete. Questo consente di navigare in internet e parlare a telefono nello stesso tempo. L’evoluzione 3G del GSM (maggiore velocità) è iniziata con l’UTMS e poi è migliorata con le varianti più veloci 3G+, e “4G” (HSPA, HSDPA, HSUPA, HSPA + e DC-HSPA).
Fino ad oggi, il termine “evoluzione” ha fatto sì che nessun nuovo standard fosse incompatibile con quelli precedenti. GSM, GPRS e UMTS lavorano contemporaneamente sulle stesse bande di frequenza: sono intercompatibili, e questo ha reso più facile per i vettori aggiornarsi senza perdere gli utenti che possedevano dispositivi più vecchi. Ma queste reti erano tutte “trattenute” dalla compatibilità.
Ed è qui che entra in gioco l’LTE, che sembra dire: “Ehi, è il momento di fare le cose in grande e di rompere con il passato”.
LTE si è evoluto oltre le reti 3G, integrando le nuove tecnologie radio e l’adozione di un nuovo spectrum. Ciò permette di raggiungere velocità molto più elevate rispetto alle reti GSM standard, attraverso una migliore codifica e canali più ampi. Insomma, è, come si dice in gergo, “spectrally efficient”.
Questa tecnologia è anche più flessibile rispetto alle connessioni GSM evolute: dove le varianti 3G del GSM utilizzano i canali 5MHz, LTE può utilizzare una dimensione di canale che va dagli 1,4MHz ai 20MHz. Questo permette di lavorare anche in quei mercati dove lo spectrum è ancora poco evoluto o dove vi sono diverse zone con canali diversi. Inoltre, questa flessibilità di canali assicura anche una maggiore velocità.
La velocità è stimolata anche dalla tecnologia MIMO (Multiple Input, Multiple Output), la stessa utilizzata dalla tecnologia Wi-Fi 802.11n. Antenne multiple permettono di avere due vantaggi: una ricezione migliore e più flussi dati sullo stesso spectrum
Ma, come dicevamo all’inizio, LTE ha anche delle complicanze. Come si può vedere dall’immagine in basso, i paesi colorati di rosso hanno già attivato questo tipo di tecnologia (anche se non in tutte le zone), i paesi in blu hanno in programma di realizzarle e distribuirle a breve e i paesi grigi non hanno alcun servizio LTE. L’Italia rientra tra i paesi in blu e le cose dovrebbero migliorare nel 2013, soprattutto grazie a H3G, Vodafone e TIM.
Inoltre, LTE ha 33 fasce potenziali di integrazione, che gli operatori possono utilizzare in base alle esigenze locali. Di contro, GSM ha solo 14 bande e solo 5 di queste sono ampiamente utilizzate. E mentre LTE è sì veloce, dall’altro lato è uno standard non ancora univoco e concordato: diversi vettori hanno scelto frequenze del tutto discordanti, costringendo i produttori di smartphone a realizzare modelli diversi in base alla nazione in cui vengono commercializzati. Lo stesso è avvenuto con l’iPhone 5, venduto in 3 diverse varianti: una per il Nord America, una per l’Europa e una per l’Asia.
In Italia, l’iPhone 5 è teoricamente compatibile con la frequenza 1800MHz già acquistata da H3G, Vodafone e Tim, ma ancora in fase di progettazione.
Fortunatamente, nei prossimi anni le cose dovrebbero cambiare e già dal 2013 gli operatori potrebbero accordarsi su poche frequenze da utilizzare a livello globale, consentendo ai produttori di realizzare smartphone e tablet compatibili con tutte le reti LTE.
Il tutto in attesa dell’LTE-Advanced, il vero compimento di quella che una volta si chiamava rete “4G”: tale connessione potrebbe raggiungere velocità pari a 1Gbps.