Mentre nel luglio del 2010 le procedure di jailbreak e unlock venivano dichiarate pienamente legali, nella giornata di ieri il governo degli Stati Uniti ha rivisto la sua posizione sulla tematica, affermando che da ora in poi solo la procedura di jailbreak dell’iPhone potrà essere ritenuta legale. La violazione del software di sistema di tablet (tra cui l’iPad) e degli e-book reader è infatti da ritenersi illegale per i prossimi tre anni.
Per i prossimi tre anni, le operazioni di sblocco e jailbreak saranno consentite, a livello legale, solo sugli smartphones ma non sui tablet. Ciò significa che solamente gli utenti iPhone potranno eseguire il jailbreak senza violare la suddetta norma, mentre chi eseguirà il jailbreak di un qualsiasi iPad andrà ad eseguire un’operazione ritenuta illegale dal governo degli States. Anche l’unlock degli iPhone stranieri è stato ritenuto legale, a patto che questi telefoni siano stati acquistati nel 2012. A partire dal gennaio 2013, infatti, la procedura non sarà in ogni caso tollerata a livello giuridico.
A livello legale, il governo degli Stati Uniti tutela la procedura di jailbreak solo sui telefoni cellulari quando vengano utilizzati “programmi per computer che permettano di eseguire applicazioni software legalmente ottenute e nei casi in cui la procedura venga eseguita con il solo scopo di abilitare l’esecuzione di queste applicazioni software su un telefono cellulare“. In sostanza, quindi, Cydia e tutti i tweak presenti al suo interno, purché legittimamente scaricati, non violano le nuove disposizioni stabilite dal governo degli Stati Uniti. Tuttavia l’esecuzione del jailbreak e l’installazione di Cydia e degli altri pacchetti è consentita esclusivamente “su un telefono cellulare”.
Cosa cambia quindi per i tablet? Il jailbreak degli iPad, ad esempio, viene ora ritenuto illegale. La nuova norma si applica a tutti i prodotti che possano essere definiti “tablet”, dai veri e propri tablet PC agli e-book reader e alle console di gioco che utilizzano un display touchscreen. The Librarian conclude che “vista la difficoltà nel determinare con precisione la categoria dei tablet, la disposizione si applica a tutti i dispositivi esclusi gli smartphones“.
Per quanto riguarda, invece, le procedure di unlock, nel 2006 e nel 2010 queste erano state riconosciute legalmente poiché permettevano agli utenti di sbloccare i propri telefoni ed utilizzarli con un nuovo operatore. Adesso questa libertà non è più garantita. Le nuove regole consentono infatti di sbloccare solamente i telefoni che “siano stati acquistati da un operatore wireless o da un negozio entro novanta giorni da quando la presente disposizione diventa esecutiva“. In altre parole, tutti i telefoni che già possedete potranno essere normalmente sbloccati per essere utilizzati con schede di altri operatori. Per quanto riguarda, invece, i telefoni acquistati dopo il gennaio 2013, questi potranno essere sbloccati solo con il consenso dell’operatore originale.
Decisioni che lasciano sicuramente discutere, specialmente quella di consentire il jailbreak ai possessori di uno smartphone e di renderlo illegale su tutti gli altri dispositivi tecnologici. Ma a preoccupare è un altro aspetto: cosa faranno ora gli hacker del Dev-Team e del Chronic-Dev Team? Pubblicheranno ugualmente i tool per eseguire il jailbreak di iOS 6 su iPad oppure, divenuta illegale la procedura, rilasceranno lo sblocco solo per i vari modelli di iPhone?