Lo abbiamo acquistato il 28 settembre e da allora non ce ne siamo più staccati. Stiamo parlando dell’iPhone 5 nero da 32 GB, un dispositivo che abbiamo utilizzato per lavorare, giocare, guardare film, ascoltare musica, gestire documenti e farci portare da un luogo all’altro con l’app Mappe. Oltre 30 giorni di utilizzo pieno, per capirne pregi e difetti e scoprire se siamo davvero di fronte ad uno dei migliori smartphone in commercio.
Definito un semplice update del 4S, l’iPhone 5 non ha entusiasmato le platee nelle prime ore che hanno seguito la presentazione. Le cose sono invece cambiate qualche giorno dopo, quando i pre-ordini hanno fatto registrare un record da 5 milioni di unità acquistate in meno di 48 ore. Frutto, in parte, delle prime recensioni positive pubblicate da grandi riviste d’oltreoceano come il Wall Street Journal e il New York Times, i cui giornalisti erano rimasti estasiati dalla qualità costruttiva, dalle prestazioni e dalla leggerezza del dispositivo. Le vendite hanno avuto un impulso anche dagli ottimi risultati dei benchmark, che hanno premiato l’iPhone 5 come uno degli smartphone più veloci e potenti attualmente in commercio. Dopo una prima fase di stasi, e una seconda fase di grande successo, sono poi emersi i primi problemi, soprattutto per il modello nero: molti utenti hanno infatti trovato ammaccature e graffi su iPhone 5 appena acquistati. Apple ha prontamente sostituito tali dispositivi, ma ha poi dovuto rallentarne la produzione per correggere ogni tipo di problema. Ed oggi, nel momento in cui stiamo scrivendo questo articolo, è praticamente impossibile trovare un iPhone 5 e ci si aspetta che la prossime spedizioni includano dispositivi privi di ogni difetto estetico. Foxconn permettendo.
Noi abbiamo trascorso un mese con un iPhone 5 e ne abbiamo scoperto pregi e difetti, per cercare di capire se davvero è uno dei migliori smartphone attualmente in commercio e se vale la pena spendere quasi 800€ per acquistarlo.
Del design ne abbiamo ampiamente parlato, per cui ci limitiamo a confermare quanto sicuramente avrete già letto: l’iPhone 5 è qualitativamente eccezionale e poco o nulla ha a che fare con la plastica utilizzata da altri produttori. E nulla ha a che vedere nemmeno con gli iPhone 3G e 3GS, realizzati proprio in plastica rigida. Questo iPhone 5 è di quanto più simile ci sia al primo storico modello di iPhone, quello rilasciato solo negli USA nel 2007 e realizzato in alluminio. La differenza è che il primo aveva un design bombato, mentre l’iPhone 5 si fa subito notare per forme più spigolose, malgrado le onnipresenti curve ai quattro angoli del rettangolo…
Insomma: di fronte tutto vetro, sul retro tutto alluminio e due barre di vetro necessarie a non oscurare i chip 3G e Wi-Fi. Logicamente l’alluminio utilizzato sull’iPhone 5 è molto più sottile di quanto non lo fosse sul primo iPhone, e il risultato è un telefono soprendentemente leggero. Tutte le parti sono poi perfettamente incastrate, e questo dà l’impressione non di un telefono assemblato, ma di un apparecchio nato così. In un unico pezzo.
A un mese di distanza, possiamo confermare che la differenza con altri iPhone si sente e che questo ultimo modello stupisce soprattutto per la sua leggerezza. I tasti hardware non oscillano e non si sentono scriccolii di alcun tipo. Anche il tasto Home, croce e delizia delle presenti generazioni di iPhone, ora sembra strutturato meglio e malgrado 30 giorni siano pochi, l’impressione è che difficilmente possa dare problemi in futuro. Un piccolo difetto di design che abbiamo notato in questi giorni? Il colore del vassoio della SIM è leggermente più scuro della scocca laterale, e questo non rispetta la ricerca della perfezione propria di Apple.
Nell’uso quotidiano, l’impugnatura risulta agevole, anche se ancora oggi devo abituarmi al minore spessore del dispositivo dopo due anni di iPhone 4/4S. Se con questi due modelli non mi era mai capitato di rischiare di perderlo dalle mani, con l’iPhone 5 questa spiacevole situazione si è ripetuta più volte, anche se si è trattato più di “impressioni”, dato che il dispositivo non mi è mai realmente caduto. Insomma, l’impugnatura è diversa e risulta anche un po’ più spigolosa, per cui bisogna farci l’abitudine se provenite de un altro iPhone, soprattutto se avete mani grandi come le mie!
Come detto all’inizio, ho optato per il modello nero. A questo punto la domanda sorge spontanea: questo iPhone 5 si graffia davvero così facilmente? Proviamo, per quanto possibile, a fare chiarezza. Molti dispositivi appena acquistati e tolti dalla confezione presentavano graffi e ammaccature piuttosto evidenti. Io stesso ho controllato minuziosamente il dispositivo prima di lasciare l’Apple Store, proprio perchè ero a conoscenza del problema. Da Apple questo non ce lo si aspetta, ed è stato un duro colpo per la sua immagine. Un colpo che sta pagando a caro prezzo, dato che la distribuzione di iPhone è praticamente ferma, poiché ora gli stabilimenti della Foxconn (rei di non aver controllato in modo minuzioso i dispositivi poi inviati ad Apple) devono effettuare maggiori controlli. Le cose potrebbero stabilizzarsi tra qualche settimana, ma per il momento la situazione è spiacevolmente chiara: “poche unità di iPhone 5 disponibili”. Ora, una volta acquistato questo iPhone 5 e appurato che non presenta graffi out-of-the-box, è davvero così fragile?
La parte frontale e quella posteriore sono praticamente indistruttibili, se non a fronte di forti cadute o urti. State quindi tranquilli: graffiare la parte posteriore in alluminio o le parti in vetro, display compreso, è difficilissimo, come dimostrano anche diversi video che potete trovare su Youtube. La parte più sensibile, però, è quella laterale, o meglio, la parte sottilissima che unisce la scocca laterale con la parte posteriore. Personalmente non ho mai usato cover e sono stato sempre attento (senza esagerare…) nell’utilizzo del dispositivo, ma ad oggi mi ritrovo un minuscolo ma comunque presente segno sulla parte in basso, vicino all’antenna inferiore destra. Ora, sarà stato qualche urto involontario, ma in ogni caso si è trattato di qualcosa di veramente leggero, che ha provocato un piccolo segno sull’iPhone 5 dovuto alla vernice che viene via. Comunque, se avete paura di rovinarlo, magari optate per il modello bianco, meno soggetto a graffiarsi e privo di questa vernice.
Insomma, in 30 giorni senza cover e stando attento a non mettere l’iPhone in tasca insieme alle chiavi, il dispositivo è praticamente intatto, fatta eccezione per questo graffio che, probabilmente, è proprio frutto di una verniciatura scelta da Apple non proprio perfetta. Le cose potrebbero cambiare con la prossima partita di iPhone 5, ma in generale questo dispositivo è davvero resistente ad urti e cadute, anche rispetto alla concorrenza. L’unica parte su cui fare attenzione è quella laterale.
Passando ora alle prestazioni vere e proprie, le differenze con l’iPhone 4S sono evidenti nell’utilizzo quotidiano: le pagine web si caricano più velocemente, l’app fotocamera si apre in un istante, i giochi hanno una grafica ancora migliore grazie ad un display migliorato e alla scheda grafica quad-core, e l’avvio del dispositivo avviene in pochi secondi. Insomma, prestazioni da record, anche rispetto ad altri smartphone di fascia alta. In 30 giorni, inoltre, non ho mai avuto un crash o blocco di sistema e, a memoria, probabilmente non ho mai spento il dispositivo. Da questo punto di vista, l’iPhone 5 e iOS sono imbattibili per prestazioni e sicurezza.
Ecco i nostri risultati:
Dall’uso quotidiano e dalle prove effettuate in diverse occasioni si intuisce che l’iPhone 5 utilizza un overclocking dinamico che, all’occorenza, fornisce più o meno potenza, a tutto vantaggio della batteria. Rispetto al 4S, un’app come Numbers si apre ad una velocità quasi doppia, così come si riduce della metà il tempo per salvare un’immagine
Per quanto riguarda la funzione telefonica, bisogna tener presente che abito in una zona dove la ricezione è sempre stata pessima. Con l’iPhone 4S le tacche erano sempre o una o due, e spesso avevo difficoltà a chiamare o ricevere telefonate, mentre ora con l’iPhone 5 ho sempre due tacche, a volte tre. I problemi rimangono (non imputabili ad Apple), ma sono molti ma molti di meno. In generale, la qualità delle chiamate è più che sufficiente, e la riduzione di rumore è assicurata dai tre microfoni integrati nel dispositivo. In 3G con Wind la navigazione è buona, con velocità del 10-15% superiori rispetto all’utilizzo dell’iPhone 4S con stesso operatore. Merito dell’hardware. Per ovvi motivi, non ho potuto provare la connessione LTE, che invece assicurerà prestazioni pari all’ADSL di casa (tra pochi giorni questa connessione sarà disponibile a Milano, Roma, Napoli e Torino).
Ovviamente è presente la connessione Wi-Fi, che ad alcuni utenti ha però dato problemi. In questi 30 giorni sono riuscito a collegarmi ad ogni postazione wireless, router protetti e non protetti, hotspot pubblici e privati. Insomma, di tutto. In alcuni casi, ma solo nei primi giorni di utilizzo, avevo notato una connessione più lenta, ma oggi tutto sembra funzionare perfettamente. Sarà stato un problema di rete momentaneo, dato che si è trattato di un disservizio durato pochissimi giorni. In caso vi accorgiate che il problema persiste, chiamate Apple per chiedere la sostituzione del dispositivo.
E la batteria? Dicevamo che questa non è una recensione, ma un aprova su strada. E se prova su strada deve essere, allora bisogna utilizzare l’iPhone 5 normalmente e, avendo io un kit vivavoce Bluetooth in auto, ho sempre tenuta attiva questa connessione sui miei iPhone. Le mie abitudini non sono cambiate con l’iPhone 5, e ciò incide sensibilmente sulla batteria. Malgrado questo, le prestazioni sono migliori rispetto al 4S, consideranto anche che il nuovo smartphone ha uno schermo più grande e offre prestazioni migliori. Nella maggior parte dei casi, si arriva a fine giornata con il 10% di batteria, ma in alcune occasioni mi sono trovato a dover ricaricare il dispositivo verso le 18. L’utilizzo? Consultazione Mail una volta ogni 15 minuti, qualche gioco, Safari per oltre un’ora, app varie, Mappe, Bluetooth attivo, 15-20 messaggi, Whatsapp a manetta (passatemi il termine), notifiche push attive e 45-60 minuti di telefonate (ricevute ed effetuate) e soprattutto tante foto e video. Il tutto in una zona con poca linea, e questo incide non poco sulla durata bella batteria.
Purtroppo, quando mi sono trovato senza batteria verso le 18 di sera ho avuto difficoltà, perchè fuori casa non ho più la possibilità di utilizzare custodie con batterie esterne o il caricatore da auto (mancano ancora questi accessori per iPhone 5 e non sempre ricordo di portarmi il cavo Lightning dietro…), per cui ho dovuto fare affidamento ad una batteria di Proporta utilissima ma ingombrante. Ripeto: la batteria dell’iPhone 5, personalmente, la trovo migliorata del 15-20% rispetto al 4S a parità di utilizzo. E non è poco, contando le prestazioni migliori del dispositivo. In media, in base all’utilizzo nei vari giorni, si arriva a circa 6-7 ore di utilizzo massiccio e 21-22 ore di autonomia in stand-by. In rete si legge anche di risultati migliori, frutto magari di una zona con rete migliore e di una connessione Bluetooth mai attiva. Ma noi, dicevamo, abbiamo provato l’iPhone 5 nell’uso quotidiano in base alle nostre esigenze. Non dimentichiamo, però, che il dispositivo è nuovo e che la durata della batteria è destinata a migliorare dopo una decina di cicli completi di ricarica, e anche futuri upgrare di iOS 6 potrebbero aumentarne la durata, già comunque sufficientemente elevata rispetto al 4S.
Ma la cosa che si utilizza di più su uno smartphone è il display. Come si comporta quello da 4 pollici dell’iPhone 5? I colori risultano essere nettamente migliori e più realistici rispetto al 4S. Sui neri il Galaxy S III è ancora imbattibile, ma sui colori chiari il display del nuovo iPhone non ha rivali. E anche in condizioni di forte luminosità, l’iPhone 5 batte la gran parte degli altri smartphone per visibilità e pochi riflessi.
Le dimensioni, malgrado il solo mezzo pollice in più, con il passare del tempo si notano e tornare indietro è impossibile: ora, quando uso un iPhone 4/4S, trovo molte più difficoltà, lo schermo appare “cicciotto” (passatemi il termine…) e si ha quasi la sensazione che gli elementi al suo interno siano quasi compressi. Con il 5, l’interfaccia risulta più dinamica e la consultazione di pagine web o e-mail è molto più agevole. Per cui non chiamatelo “iPhone 4S allungato“, sbagliereste, perchè la differenza tra un 3:2 e un 16:9 si sente soprattutto nell’uso di alcune applicazioni, ma anche nella gestione della schermata Home.
E non dimentichiamo la possibilità di usare il telefono con una sola mano: lo schermo da 4 pollici “allungato”, infatti, permette di accedere ad ogni punto del display con un solo dito. Si tratta di un aspetto molto importante per chi utilizza spesso il dispositivo. Certo, c’è chi giura di riuscire ad utilizzare con una mano anche schermi da 5 pollici, ma con l’iPhone si può accedere anche a tutti i tasti hardware e lo si può fare in modo semplice e veloce. Inoltre, la superficie sfruttabile è nettamente superiore rispetto agli altri iPhone, a tutto beneficio dell’esperienza quotidiana. E proprio dell’esperienza quotidiana si intuisce subito che anche l’utilizzo della tastiera, soprattutto in orizzontale, è più comoda e funzionale.
Inoltre, molte app non sono state ancora aggiornate e non si può approfittare sempre dello schermo da 4 pollici. Le cose dovrebbero cambiare già nelle prossime settimane. Fortunatamente, a eccezione di app come Whatsapp, circa il 70% delle app più importanti sono state già ottimizzate. Un altro vantaggio riguarda l’uso della funzione AirPlay per vedere la schermata dell’iPhone 5 su un TVHD: con il nuovo formato, le immagini vengono visualizzate finalmente a tutto schermo e senza barre laterali nere.
In generale, la sensazione che abbiamo avuto dopo 10 minuti di utilizzo dell’iPhone 5 è la stessa che abbiamo oggi, dopo oltre 30 giorni di uso costante: il dispositivo regala una sensazione al tatto davvero notevole, le prestazioni sono al vertice della categoria, lo schermo più alto è funzionale e bisogna provarlo per accorgersene. E non fatene una questione di centimetri o di pixel: la differenza la fa l’uso quotidiano, non i numeri.
Un dubbio riguarda però le immagini scattate tramite iPhone 5: visualizzandole in modalità orizzontale si notano due barre nere ai lati, in quanto la foto non viene visualizzata a tutto schermo. Se, invece, si carica una foto dal computer, questa viene vista a tutto schermo. Speriamo che Apple possa migliorare questo aspetto, perchè visualizzare foto “tagliate” ai lati non è il massimo, soprattutto su uno schermo così bello. Usando l’app Fotocamera, però, ci si accorge che ora il tasto per scattare le foto non si trova sull’immagine, ma in una barra a parte: questo significa che l’area fotografabile è la stessa del 4/4S, ma risulta più comodo scattare una foto senza coprire parte dell’immagine da scattare. Ed ecco perchè, probabilmente, le foto non vengono visualizzate a tutto schermo. Altra cosa che ci ha stupito favorevolmente è la velocità: aprire l’app Fotocamera e scattare una foto richiede pochissimi istanti, molti in meno rispetto al 4S.
Le foto, però, sono davvero belle. L’iPhone 5 scatta immagini superlative, migliori del 4S e di tanti altri smartphone in commercio (la conferma è arrivata anche da esperti del settore) e la differenza si vede soprattutto in condizioni di scarsa luminosità. Ho provato a scattare la stessa foto al buio con un 4S e un 5 e sembrano due immagini diverse, nettamente a favore dell’ultimo nato di casa Apple. Anche i video sono nettamente migliori, mentre, tornando alle foto, il “difetto” delle ombre viola esiste (come esiste in tutte le fotocamere compatte, dato che dipende dall’ottica), ma in ogni caso in misura maggiore rispetto al 4/4S. Infine, la funzione Panorama è davvero semplice e bella da utilizzare, con risultati eccezionali, mentre non dimentichiamo la possibilità di scattare foto anche mentre si registra un video. Non sapete quanto mi mancava questa funzione! Piccola nota sulla fotocamera frontale: usandola soprattutto con Facetime, il miglioramento è netto, dato che ora il video è di tipo 720p. Anche in questo caso, in 30 giorni abbiamo appurato come gli interlocutori apprezzino l’alta qualità delle immagini durante una videochiamata.
In termini hardware, il salto rispetto all’iPhone 4S è notevole. Non mi sarei aspettato di rendermene conto con il passare del tempo, ed invece guadagnando pochi secondi per le varie funzioni utilizzate ci si accorge di quanto il nuovo chip A6 di Apple lavori davvero bene. Inoltre, non dimentichiamo che grazie ad iOS 6 l’iPhone 5 offre un’esperienza semplice ed elegante, pronta per l’utilizzo semplicemente accendendo il dispositivo. E questo è un aspetto molto importante, soprattutto per l’utente medio che non vuole perdere tempo nel capire come installare un’app o configurare una determinata funzione.
Chi ascolta tanta musica, sicuramente vorrà sapere delle EarPods. Abbiamo già recensito a parte questi auricolari, qui voglio solo dire che effettivamente sono davvero comode da indossare: dopo pochi minuti ci si dimentica di averle e la qualità audio è nettamente migliore rispetto ai vecchi auricolari, soprattutto per quanto riguarda la resa dei bassi. Ottime davvero, e poi sono incluse nella confezione. Tra l’altro, anche la scelta di mettere l’ingresso jack in basso è molto comoda, malgrado il nostro Andrea Cervone la pensi diversamente: il gesto più naturale quando poniamo l’iPhone in tasca è quello di posizionarlo a testa in giù, e questo rende sicuramente più semplice attaccare gli auricolari all’ingresso posto sulla parte inferiore del dispositivo. Chi userà un dock storcerà il naso, dimenticando però che tutte le basi dock (o quasi) hanno sul retro un ulteriore ingresso cuffie, per cui il problema non si pone. Due parole sullo speaker vivavoce: l’ho provato in auto e riesco a percepire bene le telefonate, anche se non è certo il massimo. In situazione più silenziose, invece, la qualità è buona, ai livelli del 4S.
Passiamo ad un’altra novità dell’iPhone 5: il connettore Lightning, croce e delizia di quest’ultimo periodo targato Apple. Dopo quasi 10 anni di utilizzo era ormai venuto il tempo di cambiare il connettore a 30-pin, ma farlo con un classico micro-USB avrebbe significato letteralmente uccidere la possibilità di utilizzare generi di accessori che altri smartphone non possono avere, proprio perchè nel connettore 30-pin (e nell’attuale Ligthning) ci sono chip in grado di interfacciarsi con qualsiasi tipologia di periferica esterna. Certo, avendo a casa decine di accessori per iPhone 4S, ora potrò utilizzarli solo con un adattatore, e dato che un solo adattatore originale costa 29€, non ne comprerò certo più di uno. E questo è un disagio, vero, ma è anche doveroso ricordare che il connettore Lightning ha consentito ad Apple di diminuire lo spessore e il peso dell’iPhone 5 e di creare un nuovo connettore più piccolo e double face, utilizzabile cioè senza doverci preoccupare del verso con cui lo inseriamo nel dispositivo. Purtroppo il connettore è di tipo USB 2.0, ma non è esclusa la possibilità di un aggiornamento all’USB 3.0. Il futuro dei dispositivi Apple sarà questo, almeno per i prossimi 10 anni: forse anche per questo Apple ha voluto aggiornare l’iPad 3, che sarebbe rimasto l’unico “nuovo” iDevice privo di connettore Ligntning. Ripetiamo, in questi 30 giorni più volte ho imprecato per la mancanza di un connettore classico, ma è il prezzo da pagare se si vuole usare prodotti sempre più innovativi.
Piccola parentesi su Mappe: l’ho utilizzata più volte per andare in zone a me sconosciute (Roma) ma anche per raggiungere luoghi che conosco personalmente, proprio per provarne la validità. Bene, la navigazione turn-by-turn ha sempre funzionato bene, e la possibilità di ricevere le indicazioni grafiche e vocali anche spegnendo il display consente di risparmiare al massimo la batteria. Sotto questo punto di vista, Mappe mi ha stupito. Certo, mancano molti punti di interesse, ma le cose cambieranno in futuro. Volete sapere la verità? Se dovessi scegliere tra l’ottimo Google Maps senza navigazione turn-by-turn o un Mappe ancora acerbo ma con ottima funzione di navigazione satellitare, io scelgo la seconda opzione. E non a caso ho disistallato Sygic dal mio iPhone.
E Siri? Dopo i problemi iniziali, quando i server Apple spesso non consentivano di usare l’assistente virtuale in ogni momento, ora le cose sono cambiate e mi sono trovato più volte ad utilizzare Siri per impostare una sveglia, memorizzare un pro-memoria, chiedere indicazioni per un certo luogo o scrivere una e-mail e un SMS. Se inizialmente può apparire strano smettere di usare l’iPhone con le mani per affidarsi alla sola voce, dopo qualche giorni ci si fa l’abitudine e tutto risulta più naturale e veloce. Peccato manchi l’integrazione con Wolfram Alpha e che la voce sia ancora poco naturale, ma per tutto il resto Siri può tornare davvero comoda.
Capacità. Per l’uso che ne faccio io ho optato per un 32GB, ma abbiamo già trattato su queste pagine quale modello scegliere in base alle vostre esigenze. Sappiate però che se scattate tante foto e registrate video, 16GB finiranno presto. E oggi ho circa 8GB liberi. Insomma, se avessi scelto un 16GB sarei già oltre il limite!
In generale, l’iPhone 5 è senza dubbio il miglior iPhone che Apple abbia mai realizzato, grazie ad un design elegante, un hardware superlativo ed un software ormai collaudato e sicuro: per questo, risulta essere tra le migliori alternative in commercio. E’ vero, altri terminali offrono vantaggi in alcune aree, ma il pacchetto completo che offre l’iPhone – l’esperienza end-to-end che deriva dalla perfetta integrazione hardware, software e servizi iCloud – è una classe a parte.
Quali sono le conclusioni dopo oltre 30 giorni di utilizzo? La prima, è che è impossibile tornare ad un iPhone 4/4S… non ce ne vogliano i loro possessori (si tratta sempre di ottimi dispositivi), ma a chi ha provato il 5 sembrano dei piccoli “mattoncini”. Stiamo logicamente parlando di aspetti estetici, dato che per il 4S l’esperienza di iOS 6 è praticamente identica, fatta eccezione per una velocità generale leggermente inferiore e un display più piccolo.
Quello che ci ha offerto in 30 giorni l’iPhone 5 è strettamente legato a quello che ci offre Apple: un ecosistema chiuso, ma perfettamente integrato. iCloud è eccezionale, iOS ha anche i suoi limiti, ma è sicuro, funziona bene, non crasha e offre tutto quello che può servire al 90% degli utenti, sia per divertimento che per lavoro (mancano i widget e qualche opzione di personalizzazione, ma per il resto non ha nulla da invidiare ad altri sistemi, anzi). Insomma, chi ha uno o più prodotti Apple sa che una volta entrati in questo ecosistema è difficile farne a meno, e l’iPhone 5 vi consente di farne parte con il meglio che l’azienda oggi può offrire in campo mobile. Probabilmente se avete un 4S potete anche saltare questa generazione, ma chi ha da un 4 in giù non rimarrà assolutamente deluso da questo dispositivo.
Abbiamo sicuramente apprezzato il design e la qualità costruttiva, in quanto ad oggi credo che nessuno smartphone al mondo possa fregiarsi di tali materiali e di tale qualità. Design che si sente anche nello spessore, minimo, e nel peso di 112 grammi, pochissimi per un dispositivo di questo tipo. Lo schermo assicura colori più naturali, tra i migliori in circolazione, e la visualizzazione anche sotto i raggi del sole risulta essere agevole e priva di troppi riflessi. In generali abbiamo prestazioni hardware da record e una fotocamera che per qualità ha pochi rivali in giro. Rimangono anche dei difetti, in primis la delicatezza della parte laterale del modello nero, oltre ad un sistema operativo che, seppur concentrato sulle funzioni e sulla semplicità di utilizzo, forse soffre un po’ il peso degli anni e avrebbe bisogno di un ammodernamento grafico. Aspettiamo iOS 7, che potremo installare anche su iPhone 5.