Cresce la nomofobia, la paura di restare senza smartphone

Cambiano i tempi, cambiano le paure. Negli ultimi anni si è infatti assistito ad un crescente aumento dei casi di nomofobia, vale a dire della paura di rimanere senza telefono. Secondo quanto riportato da Maclife.com, le donne sono più colpite degli uomini e le percentuali sono davvero alte: 70% per le prime, 61% per i secondi.

Ma quando si può dire di essere colpiti dalla nomofobia? I casi sono tanti: quando toccate la tasca e venite avvolti dal panico se vi accorgete che manca il vostro smartphone, se vi preoccupate troppo spesso del fatto che la batteria possa non durare molto, se non riuscite a rimanere per cinque minuti senza togliere il telefono dalla tasca… insomma, molti utenti possono essere definiti “nomofobici”, vero?

La parola nomofobia, che deriva da “no-mobile-phone-phobia“, viene da tempo studiata in diverse Università e nel centro Newport Beach della California. Qui è già iniziato un corso di riabilitazione per aiutare le persone che non riescono a stare lontane del proprio smartphone. Negli USA, il 75% degli utenti non abbandona il proprio smartphone nemmeno quando va in bagno (che, tra l’altro, da ultimi studi sembra essere il posto preferito per usare il telefono…).

A livello statistico, colpisce il fatto che siano più le donne ad essere affetta da nosofobia rispetto agli uomini, con una percentuale del 70% contro il 61%. A soffrirne maggiormente sono poi gli utenti tra i 18 e i 24 anni.

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