Stati Uniti: un giudice nega l’ingiunzione sui dispositivi Samsung e respinge la mozione la richiesta di svolgere nuovamente il processo

Sembra che il giudice Lucy Koh abbia negato la richiesta di ingiunzione ai danni di Samsung di svolgere nuovamente il processo a causa del comportamento di un testimone.

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Come da titolo, il giudice Lucy Koh avrebbe recentemente negato la richiesta per un’ingiunzione permanente contro i dispositivi Samsung trovato a violare i brevetti dell’azienda californiana. Questa decisione sarebbe scaturita non solo dai danni già provocati dal tribunale a Samsung, ma anche dall’incapacità di Apple nel fornire prove adeguate circa l’effettivo aumento della domanda da parte dei consumatori causato dalle features interessate nelle violazioni.

Le notizie che arrivano dal tribunale tuttavia non terminano qui: sempre lo stesso giudice avrebbe respinto la richiesta di Samsung di svolgere nuovamente il processo, motivata con il comportamento scorretto di uno dei testimoni coinvolti. L’errore durante la fase di “discovery” infatti, a detta del giudice Koh, sarebbe di responsabilità del team legale del colosso sudcoreano: Hogan (il testimone in questione) aveva indicato di aver lavorato con Seagete durante la selezione per il processo, fornendo ai legali di Samsung tutto il tempo per indagare ed eventualmente contestare la sua partecipazione al processo.

Fonti: iClarified[1], iClarified[2]

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