Ogni volta che giocate ad un RPG siete indecisi tra il buon paladino ed il malvagio non morto? Avete sviluppato anche voi un disturbo ossessivo compulsivo che vi porta a dover necessariamente esplorare ogni angolo del dungeon per ottenere tutti i tesori possibili? Ottimo! Allora siete le persone giuste per giocare a Dungelot!
Si sa, ogni dungeon ha una porta e ogni porta si apre con una chiave che, ahimè, è in possesso di uno dei tanti famelici mostri che non aspettano altro che sperimentare su di voi tecniche più o meno fantasiose per farvi fuori. Lo scopo del gioco è quello di imboccare la via di fuga che porterà verso il dungeon successivo, uccidendo, nel frattempo, le malvagie creature che ci troveremo di fronte, addentrandoci sempre più in profondità nei vari livelli e, ovviamente, portando a casa la pelle!
Più avanzeremo e più i nemici si faranno tosti, ma non saremo costretti ad ucciderli tutti; alcuni, infatti, si limiteranno a bloccarci la strada e starà a noi decidere, dopo una valutazione degna del miglior stratega (posso ucciderlo senza morire? ok!), se farli fuori o meno, in modo da sbloccare altre aree del sotterraneo e diventare sempre più ricchi e potenti!
Le classi giocabili sono quattro, ma inizialmente potremo sceglierne soltanto una, il paladino, dall’aria smunta, mentre le successive tre classi, il vampiro, il cui look è completato da un treppiedi ospedaliero con tanto di flebo di sangue (meglio affrontare le pericolose avventure con qualche snack a disposizione!), il birraio, un barbuto nano, e l’assassino, che pare uscito direttamente dalla Firenze di Ezio Auditore, verranno sbloccate rispettivamente al quindicesimo, venticinquesimo ed al trentacinquesimo dungeon.
Ogni classe ha differenti caratteristiche: punti vita, attacco, iniziativa e possibilità di danno critico, oltre a quattro differenti abilità passive che potranno essere potenziate in cambio di moneta sonante. Tutti i dungeon sono composti da ben trenta caselle nascoste su cui dovremo fare “tap”; ogniqualvolta toccheremo una casella, oltre a fare un passo avanti nell’esplorazione dell’area, questa verrà scoperta e ci rivelerà il suo segreto: se saremo fortunati troveremo un bel forziere pieno di artefatti o magie, utili per potenziare il nostro personaggio; diversamente la casella rivelerà uno spazio vuoto oppure, nel peggiore dei casi ci sarà una trappola o un nemico.
Le caselle del dungeon possono anche nascondere dei power-up: il classico cuore che ci regalerà dei punti vita, una spada che ci darà 1 punto in più d’attacco, oppure delle monete con le quali potremo comprare altri oggetti. Se saremo davvero molto fortunati, potremo trovare una casella “slot”, che farà apparire tutti i potenziamenti precedentemente citati. Potremo semplicemente sceglierne uno? Ovviamente no! La “casella slot” farà muovere gli oggetti e dovremo essere noi veloci e precisi a “tappare” al momento giusto per ottenere ciò che vogliamo.
Non mancheranno i forzieri chiusi che si apriranno solo se avremo pulito l’intero dungeon dai mostri o se avremo i soldi necessari o i punti vita sufficienti. In alcuni casi troveremo anche le “caselle arena” e le “caselle fabbro”, dove potremo divertirci con delle mini sfide; nell’arena dovremo affrontare e sconfiggere molti nemici per ottenere un succoso premio finale, mentre nella fucina potremo guadagnare alcuni spiccioli, sempre se saremo in grado di fare “tap” al momento giusto.
Gli oggetti che troveremo nei forzieri ci aiuteranno non poco nell’ardua impresa della sopravvivenza, come la lanterna ci aiuterà a vedere in quali caselle sono presenti trappole o la bussola ci farà capire quale mostro possiede la chiave del dungeon. Nel corso dell’avventura potremo trovare tanti artefatti, ma starà a noi decidere se tenerli (lo spazio nell’inventario è ovviamente limitato) o venderli per qualche moneta d’oro.
Le magie sono una componente fondamentale del gioco: utilissime negli scontri, le magie di ghiaccio, di fuoco o di avvelenamento ci permetteranno di fare parecchio danno ai nemici; abbiamo anche la possibilità di sfruttare la magia di mutazione, che ci permetterà di trasformare i nemici più ostici in più o meno inermi (ma sicuramente soffici per la nostra spada) pecorelle.
In un gioco concepito come un RPG, potevano forse mancare le quest da completare? Ma certo che no! Quindi via alle missioni come “trova la fontana magica”, “salva tre donzelle” (e, se sei vampiro, non approfittarne!) oppure “trova il re goblin e uccidilo”.
Una volta completate, esse ci daranno un succoso premio, sia in termini di punti di avanzamento del personaggio, sia di denaro, che potremo divertirci a spendere nelle caselle “negozio”, nei modi più svariati. Capiterà, durante l’avventura, di incontrare anche qualche alleato, nello specifico un chierico, un guerriero oppure un mago di fuoco, che metteranno a nostra disposizione le loro particolari abilità, facendo la differenza tra la vittoria e la sconfitta nei livelli particolarmente ostici.
I mostri sono una parte sostanziale del gioco, ognuno di essi avrà un tot di punti vita e di attacco e avrà delle abilità speciali come doppi attacchi, l’esplosione dopo la morte, la debolezza alla magia e la resistenza ad attacchi fisici o ancora la caratteristica di ritornare in gioco con metà punti vita dopo essere già stato ucciso. Ogni volta che attaccheremo una di queste creature sarà lei ad attaccare per prima, sempre, e toccherà poi a noi rispondere, continuando in questo modo finchè i suoi punti vita (o i nostri) raggiungeranno lo zero, mettendo fine al combattimento.
Se moriremo potremo dire ciao ciao al nostro amato personaggio, che perderà, oltre la vita, tutti gli oggetti e le caratteristiche acquisite fino a quel momento. Ma non disperate! Poiché i creatori del gioco considerano la morte un fatto altresì divertente (come ci ricordano nella schermata del game over, con la scritta “congratulazioni, sei morto, morire è divertente!”), questa non sarà così negativa come sembra: dovremo ricominciare da capo, ma avremo la possibilità di affinare la nostra abilità e anche recuperare, una volta giunti con il nostro nuovo personaggio nel dungeon dove il precedente è morto, una parte del bottino.
Dungeon? Loot? Dungelot fonde le due cose in maniera magistrale, unendo il divertimento e la semplicità in un RPG altamente addictive. Graficamente il gioco è molto carino, mi ricorda vagamente lo stile di Kingdom Rush sia nei disegni che nei colori. Il sonoro è all’altezza con effetti carini e con musiche di sottofondo che non stancano. Il gameplay è immediato, adatto per chi vuole passare ore e ore nell’esplorazione dei dungeons o a chi ha poco tempo e vuole svagarsi un attimo. La longevità è assicurata dal blocco di tre delle quattro classi giocabili e dal fatto che potenzialmente Dungelot sia molto vicino, come meccanica, ad un endless game.
Conclusione
Sebbene il costo possa essere leggermente alto (1,79 €), mi sento di consigliare questo fantastico gioco che vi regalerà ore di divertimento e anche qualche sana risata…e le citazioni si sprecano! Potete scaricare Dungelot a questo indirizzo.
Pro
- Graficamente ben fatto
- Gameplay semplice ed immediato
- Longevità molto buona
- Estremamente addictive
Contro
- Difficoltà alta una volta giunti a metà del percorso
- Una sola classe selezionabile ad inizio gioco
- Poche armi equipaggiabili in inventario